Violenza sulle donne, dal Cf alla D’Urso. Non ne posso pi\u00f9 dell’ atteggiamento vittimistico, discriminatorio e sessista di quelle donne che, ancora, invocano protezione contro l\u0092uomo. E sono sempre credute, anche se fingono, simulano o millantano. Molte sfruttano la convinzione generale (purtroppo dolorosamente accreditata dai troppi femminicidi) dell\u0092uomo violento, per denunciare, calunniandolo, qualsiasi uomo vogliano punire o non sopportino. Se le volanti sono chiamate, per esempio, da un marito che lamenta le violenze fisiche e verbali di una moglie, gli agenti faticano a credergli e lo ossessionano increduli di domande, per poi concludere a tarallucci e vino. Perch\u00e9 credono alla moglie, che si limita a dire non \u00e8 vero. Viceversa, se accorrono alla telefonata d’ aiuto di una moglie, in genere trattano il malcapitato marito, anche se davvero incolpevole, come pronto per l’ergastolo. Verbalizzano le accuse della donna anche se palesemente inventate e si lasciano strumentalizzare dalla furbastra del momento che vuole avvalorare il proprio ruolo sontuoso di vittima.<\/p>\n\n\n\n
Ormai questa \u00e8 la mentalit\u00e0 comune, anche se i fatti spesso non corrispondono ai racconti. E le donne ne approfittano. Per esempio mi hanno raccontato che in TV, al Grande Fratello, si \u00e8 parlato per molti giorni di violenza sulle donne perch\u00e9 una tale Antonella Elia aveva gridato vergogna a un uomo, tale Patrick che, a suo dire l’aveva spintonata. E piangeva, si lamentava, si indignava. E tutti a consolarla solidali e altrettanto indignati. Denunciato l’ accaduto al conduttore e rivisto lo spezzone incriminato del programma, \u00e8 emerso palesemente che la presunta vittima aveva inventato tutto. Nessuno ha chiesto scusa al presunto, tartassato, violento. Dopo pochi giorni, la finta vittima ha, invece, lei stessa, spintonato e colpito, con evidente veemenza, Valeria Marini. Ma nessuno ha reagito, forse perch\u00e9 il colpevole non era un uomo. Anzi, da qualcuno la donna \u00e8 stata giustificata.<\/p>\n\n\n\n
Questa mancanza di limpidezza e di equit\u00e0 nel comportarsi, nel giudicare, nell\u0092intervenire, sta mettendo in grave imbarazzo esistenziale i giovani per bene, educati e rispettosi dei ruoli e delle situazioni. Tanto che molti di loro non hanno il coraggio di stare soli in coppia. Altri sono intimiditi addirittura dall\u0092idea di comporre una coppia. Tutti sono convinti che non ci si possa fidare n\u00e9 degli uomini n\u00e9 delle donne. Non riesco a capire a chi possiamo addebitare la responsabilit\u00e0 di questo disagio sociale e di queste strumentalizzazioni. Alla violenza dell\u0092uomo? Alla falsit\u00e0 delle donne? Al garantismo esasperato verso le donne? Alla mancanza di educazione affettiva? Alla mancanza di educazione e basta?<\/p>\n\n\n\n
A questo proposito, sempre in TV, ho assistito alla scena di maleducazione pi\u00f9 violenta e insopportabile che mai potevo immaginare si verificasse. Sgarbi entra ospite nel programma della D’ Urso e nel giro di un minuto la attacca lei padrona di casa con una violenza verbale e gestuale inaudita. Lei risponde a tono e lo invita ad andarsene. Lui replica ancora pi\u00f9 aggressivo e dichiara di non volersene andare, tra parolacce e insulti di ogni genere. Alla fine la D’ Urso \u00e8 costretta a subire. Ebbene, non ho letto poi una parola, n\u00e9 di solidariet\u00e0 n\u00e9 di disapprovazione. Non ho sentito neppure una donna difendere la D’ Urso dallo stupro verbale che ha subito e neppure esprimere sdegno contro il comportamento insopportabile di Sgarbi, che \u00e8 certamente intelligentissimo e coltissimo, ma maleducato a livelli non pi\u00f9 misurabili. La sua insolenza si \u00e8 proposta e rivelata come una violenza grave, giacch\u00e9 si \u00e8 espressa con sevizie verbali, minacce e intimidazioni. Dov\u0092erano e dove sono le seguaci del ME TOO? Quelle che vedono la violenza solo nel sesso, pi\u00f9 o meno rifiutato? Fortunatamente Barbara D’ Urso \u00e8 una donna che sa difendersi da sola, che conosce l\u0092estensione della sua dignit\u00e0 e sa difenderla come ogni donna dovrebbe saper fare: senza vittimismi, ma con la forza della propria identit\u00e0. Dunque, secondo me, dobbiamo rivoluzionarci noi donne. Autoeducandoci alla pari dignit\u00e0 sociale, giacch\u00e9 quella giuridica \u00e8 stata conquistata ben 45 anni fa. Dobbiamo smettere di piagnucolare e di chiedere aiuto agli altri. Dobbiamo imparare a non compatirci e a farci rispettare; e a farlo perch\u00e9 siamo persone e non perch\u00e9 siamo donne. Dobbiamo confrontarci in buona fede con gli uomini (e con le donne) quando di mezzo c’\u00e8 il sesso: non dobbiamo farlo diventare da occasione di piacere a strumento per ferire. Insomma, dobbiamo cambiare perch\u00e9 non vogliamo pi\u00f9 sentire dire chi dice donna dice danno; meglio sarebbe chi dice donna dice dono<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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