Tra i miei, ormai quasi quarantennali, ricordi professionali, non riesco a mettere a fuoco una sola volta nella quale un giudice abbia risposto a un\u2019istanza in meno di 24 ore.<\/p>\n\n\n\n
Oggi, nel 2020 e in piena pandemia, ho almeno due casi, che spero non siano profetici di sventure pi\u00f9 gravi.<\/p>\n\n\n\n
Io ho ritenuto e ritengo giusto che ciascun figlio di genitori separati, in questo momento di rischio, rimanga nella sua residenza e l\u2019altro genitore abbia con lui plurimi e costanti rapporti telefonici o via skype; questo nel rispetto delle prescrizioni governative e a tutela rigorosa della salute dei minori. Invece, i giudici sono stati rapidissimi e sicurissimi, nel ritenere che gli unici in Italia a potersi muovere, contro le previsioni dei diversi decreti succedutisi nel tempo, siano i genitori separati e i loro figli. Nonch\u00e9 i giudici stessi.<\/p>\n\n\n\n
Nelle zone pi\u00f9 rosse d\u2019Italia, in termini di contagiati, ricoverati e non guariti, una madre (non collocataria di numerosi figli) e un padre (non collocatario di due figli) hanno chiesto ai rispettivi tribunali di ordinare immediatamente il ripristino del diritto di visita. Dichiarato sospeso dal genitore presso i quali i figli sono residenti.<\/p>\n\n\n\n
Entrambi i giudici ai quali era stata rivolta la richiesta hanno, pi\u00f9 veloci di Nembo Kid, risposto l\u2019uno \u201cnessuno dei due genitori pu\u00f2 sulla base di una propria iniziativa unilaterale estromettere l\u2019altro genitore o ridurre i tempi di permanenza del figlio con l\u2019altro genitore; eventuali variazioni temporanee dovrebbero essere discusse e concordate dai genitori (fermo restando che in mancanza di accordo tra i genitori, vanno applicati i provvedimenti vigenti)\u201d.<\/em> Si osserva che il padre in questione, tramite il legale, aveva motivato la sospensione delle visite esclusivamente per tutelare la salute dei figli, anche in obbedienza alle disposizioni governative. Si osserva, altres\u00ec, che trovare un accordo qualsiasi tra genitori separati \u00e8 un\u2019impresa titanica e che le progessive disposizioni del governo sono state sempre improntate all\u2019urgenza e al rigore. Si osserva, poi, che l\u2019avvocato avversario \u00e8 stato informato della necessit\u00e0 non solo di produrre dei certificati seri, per togliere ogni dubbio sul convivente compagno medico della madre, ma anche dell\u2019opportunit\u00e0 di tutelare i figli sopra ogni altra questione oggetto di polemica.<\/p>\n\n\n\n Ma, in tutto questo, la cosa incredibile \u00e8 che il giudice \u2013 pi\u00f9 veloce della luce \u2013 ha deciso senza contraddittorio, cio\u00e8 senza convocare la parte che, nel dissidio, si era assunta la responsabilit\u00e0 di prendere la decisione e che non ha neanche ricevuto copia dell\u2019istanza rivolta al giudice. E che, quindi, non ha potuto argomentare le proprie ragioni. Cio\u00e8 difendere i figli.<\/p>\n\n\n\n Tutto questo, nel bel mezzo della pandemia e senza che il giudice pensasse di usare il proprio potere d\u2019ufficio, considerato insuperabile quando sono presi in considerazione i minori e la loro salute.<\/p>\n\n\n\n Successivamente, dopo che \u00e8 stato pubblicato sul sito del Governo il principio per il quale \u201cgli spostamenti per raggiungere i figli minori presso l\u2019altro genitore o presso l\u2019affidatario sono sempre consentiti, in ogni caso secondo le modalit\u00e0 previste dal giudice con i provvedimenti di separazione e divorzio\u201d<\/em>, un altro giudice ha ritenuto di far ritornare due bambini, che stavano trascorrendo la settimana bianca al mare, nella zona rossa della Lombardia, giacch\u00e9 cos\u00ec la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva stabilito in data 10 marzo. Perch\u00e9 cos\u00ec pretendeva il padre. Perch\u00e9 il giudice, con una sicurezza invidiabile, considera immuni dal Coronavirus tutti i figli di separati e i loro genitori.<\/p>\n\n\n\n Ebbene, questi due giudici \u2013 ma, a questo punto, anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri \u2013 denunciano e perseguitano quei cretini che improvvisamente sentono la voglia di fare jogging, ma non si preoccupano dei milioni di bambini e genitori separati che girano per l\u2019Italia due o tre volte a settimana, come se niente fosse. Contagiando e potendo essere contagiati.<\/p>\n\n\n\n Mi rendo conto che neppure questa tragedia del Coronavirus fa rinsavire la belva della vendetta che vive in ogni genitore separato, gi\u00e0 colorato dai sentimenti pi\u00f9 squallidi. Ma perch\u00e9 i giudici e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che tanto si preoccupano di chi va a fare la spesa, di chi corre, di chi fa passeggiare il cane (vero o finto che sia), non si preoccupano della salute dei bambini che sono, o potrebbero essere, il nostro domani?<\/p>\n\n\n\n Questo fatto la dice lunga su quanto ciascuno continui a negare il rischio di morte che tutti corriamo. Soprattutto ora.<\/p>\n\n\n\n Ma questo, con un dolore che non riesco a gestire, mi fa pensare al menefreghismo assoluto \u201cdei grandi\u201d che dovrebbero sentirsi responsabili di qualsiasi minore. Anzi noi grandi dovremmo fare i genitori di tutti i minori che incontriamo. Tutti dovremmo accudire al meglio sia i nostri, sia i figli degli altri, che sempre sono i nostri cuori itineranti nel mondo.<\/p>\n\n\n\n Ma dovremmo tutti evitare che, questi ragazzi e ragazzini, viaggino nella pandemia per accontentare gli adulti e senza essere protetti da un impossibile giubbotto anti-virus. Che in verit\u00e0, dovrebbe essere l\u2019amore.<\/p>\n\n\n\n Perch\u00e9 amarli non vuol dire tenerli con s\u00e9, ma prendersi cura di loro dovunque siano.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Tra i miei, ormai quasi quarantennali, ricordi professionali, non riesco a mettere a fuoco una sola volta nella quale un giudice abbia risposto a un\u2019istanza in meno di 24 ore. Oggi, nel 2020 e in piena pandemia, ho almeno due casi, che spero non siano profetici di sventure pi\u00f9 gravi. 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