{"id":1386,"date":"2014-08-14T00:00:00","date_gmt":"2014-08-13T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2014\/08\/14\/caro-amato-sei-una-passione-senza-perche\/"},"modified":"2014-08-14T00:00:00","modified_gmt":"2014-08-13T22:00:00","slug":"caro-amato-sei-una-passione-senza-perche","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2014\/08\/14\/caro-amato-sei-una-passione-senza-perche\/","title":{"rendered":"Caro amato sei una passione senza perch\u00e9"},"content":{"rendered":"
Caro amato, ,L’amore \u00e8 un lusso. E io l’ho avuto da te. Ogni tanto. All’improvviso. Un amore gratuito e gioioso, senza storia e senza perch\u00e9. Tu sei strano. Molto. Intelligente, capace di raccordare cose lontane tra loro e di dare sapiente riverbero a ogni cosa.,Ma sei a compartimenti stagni. A volte ti penso e mi fai paura, perch\u00e9 vivi la tua vita senza mappa. L’unica bussola \u00e8 tuo figlio che ti guida ignaro alla scoperta degli altri, del mondo, forse di te.,Quando parli di lui hai una faccia curiosa e compresa dal racconto, che dipani tra un sorriso e un interrogativo stupito. ,Sapevo che eri un duro, non ero preparata alla tua gentilezza quasi sfrontata. Temevo mi mostrassi la deferenza obbligata dal divario generazionale. Il tuo messaggino ha spiegato. “Sono emozionato. Domani facciamo colazione insieme”. Non so perch\u00e9, ero emozionata anch’io. Lo sono sempre, quando ti vedo. Non hai un fascino irresistibile, hai un accento buffo e la classica fisiognomica da sindrome di peter pan. Ti conoscevo da poche ore, ma ero inspiegabilmente attratta da te. E non era proprio una curiosit\u00e0 intellettuale.,In quella colazione, alle 8,30 del mattino, hai risvegliato la mia gioia di vivere, da tanto anestetizzata. Dopo qualche tempo mi hai preparato una cena spartana e ingenua. Mi hai fatto diecimila domande discrete e mi \u00e8 piaciuto da subito raccontarmi a te. Hai un senso dell’umorismo feroce e garbato e mi appaga ogni volta il tuo modo di reinterpretarmi. Non hai sempre ragione, spesso ti compiaci del gioco ed esageri nelle critiche. Si vede che non ci credi, e mi piaci. Mi piace come mi guardi, come ti dedichi, come dici all’improvviso, burbero e intenso, “andiamo a letto”.,Quando vieni da me sempre a tarda sera, e mi sorridi brusco, si accende silenzioso il mondo. Chiudiamo la porta e viviamo una vita intera sino a notte inoltrata. Non sei goloso, ma io ti corrompo e ti avvinco con delizie introvabili. Sei quasi astemio, ma accedi teneramente ai miei pressanti suggerimenti per assaggiare un nuovo vino rosso o lo champagne che ho conservato ghiacciato per te. A volte anche per mesi. Tu sei fatto cos\u00ec, appari e scompari. E io non ti dico mai di no, quando inaspettato suona il tuo messaggino di autoinvito. Perch\u00e9 dovrei? Mi hai dato solo gioie e attenzioni. Finora, perch\u00e9 sei pur sempre un uomo e c’\u00e8 poco da fidarsi. Per\u00f2 una volta ti ho raccontato un episodio che mi aveva molto turbata e tu, senza dirmi nulla, hai messo le cose a posto. Mi hai difesa e hai punito “l’uomo cattivo”. Sei geloso, hai dimostrato di essere geloso e ne sono stata lusingata. E’ bizzarra questa nostra storia a corrente alternata. Non \u00e8 neppure una storia. C’\u00e8 un puzzle disordinato di ricordi belli, ma non c’\u00e8 un patto, non c’\u00e8 progetto. Non c’\u00e8 impegno n\u00e9 reciproche pretese. C’\u00e8 solo la semplicit\u00e0 di un incontro che si ripete. Solo quando tu vuoi. Siamo sospesi nel tempo e nei pensieri. Tu sei un mistero. Conosco qualche tuo sogno e le ansie, alcune, le ho intuite. Sei ipocondriaco. Un lieve mal di testa ed \u00e8 subito riso in bianco. Forse hai una fidanzata, forse tre, forse tante donne da poche ore come me. Non ti chiedo e non voglio sapere. N\u00e9 tu mi diresti mai. Sei indecentemente pudico. E’ bello cos\u00ec. Forse \u00e8 pi\u00f9 sano amarsi ogni tanto e non disperdere le energie di entrambi nel costruire qualcosa che prima o poi va distrutto. Mi piace il tuo alito dolce, da bambino, reso selvatico da qualche rara sigaretta. Pu\u00f2 essere vero che “non c’\u00e8 sesso senza amore”. Mi fa perdere il potere, la prepotenza lieve con la quale mi imponi di spogliarmi. Un indumento alla volta, lentamente e intanto lunghi, lunghissimi avvolgenti baci, senza inizio e senza fine. ,Con te ho sperimentato situazioni che non credevo possibile tollerare: non chiedo, non controllo, non pretendo, non possiedo. E’ la libert\u00e0 necessaria, forse, dell’amore. Anche se tu ti informi, ti accerti ogni tanto dove io sia, cosa stia facendo, vuoi sapere cose e poi sparisci. Non so se sei interessato a me o se verifichi che il pezzo di te che mi hai lasciato non sia trascurato con l’indifferenza. Forse sei egoista, vuoi avere e non vuoi dare. Magari sei vigliacco, ti sei innamorato ma ti vergogni, perch\u00e9 hai un’identit\u00e0 da tutelare. Se sei un duro, rischi di mostrare accanto a me la tua debolezza. Un’ipotesi da non trascurare \u00e8 che tu sia il solito infedele, smidollato, fermo alle confusioni adolescenziali. Uno che si fa grande col numero di donne che scopa, invece di mostrare abilit\u00e0 e sentimenti nel costruire una storia di vita dall’inizio alla fine naturale. Senza fare male a chi ti ha affidato la vita. Pu\u00f2 darsi addirittura che nello stesso istante in cui mi sorridi, ruvido e amabile insieme, la tua donna, quella che crede di essere la tua unica donna, stia soffrendo per colpa tua. Perch\u00e9 ti aspetta e non arrivi, perch\u00e9 ha scoperto una tua ingenua e malefica bugia, perch\u00e9 da tempo non le dai una carezza. E tu, porco infingardo, stai qui ad adorare me. Probabilmente invece sei solo il solito stronzo che, pi\u00f9 intelligente e sognatore degli altri, ti cerchi storie confortevoli, prive di fatica e solerzia. Sei prigioniero della tua sovrana libert\u00e0. Ma sei anche un perfezionista e tutto quello che fai, se hai voglia di farlo, deve essere il meglio possibile. Vuoi entrare nel pensiero e nel ricordo della gente che incontri, con l’aroma inestinguibile della tua eccellenza. Ma in realt\u00e0 la gente non la sopporti, ti stufa, preferisci la solitudine. E ti piace godere, nel soliloquio della tua mente, al pensiero di quanto si dica bene di te. Ma non so se tu sia cos\u00ec. Forse hai solo paura dell’ovvio. Non voglio indagare, non voglio scoprire nulla, voglio restare nell’incoscienza del non fare, non aspettare, ignorare. Se ti conoscessi meglio, probabilmente ti metterei un piercing alle palle. Preferisco il silenzio annuvolato del segreto. Ma di amore tu non parli. Lo produci, lo regali, mi inondi, mi fai protagonista di ogni gesto e di ogni carezza, per tutto il tempo che mi dai tra quando apro la porta di casa e dopo quando la richiudo. Probabilmente non \u00e8 amore, ma ogni volta \u00e8 come se fosse amore.,E’ uno stato erotico sereno, nel quale la carne perde la sua dimensione fisica invadente, per trasformarsi nel calore degli umori mentali. Le tue carezze pi\u00f9 intime e segrete mi percuotono l’anima che si rinvigorisce nel cogliere qualcosa di insolito. Una quiete accesa, mai conosciuta prima e sempre attesa.,Ogni volta che facciamo l’amore ho sempre la sensazione che sia la prima e l’ultima. Non ti perdi niente di me. Sei concentrato e attento come nell’attesa di un miracolo. Che sempre ti riesce. Io ballo per te e tu mi racconti trame di libri strani. Forse li inventi. Stiamo abbracciati a lungo. In silenzio, se ci riesco. Con te sono spaesata, lontana dalle certezze, dal rigore dell’assoluto, felice di niente e di non fare. Poi sparisci, precipiti in uno di quei buchi neri che non voglio conoscere per non sapere come sei quando non sei come. Mi basta sapere che sei bravo nel tuo lavoro, il pi\u00f9 bravo di tutti. A volte provo a immaginare come potrebbe essere la nostra vita se ci risolvessimo a vivere insieme. Dapprima offensive esitazioni, rancorosi ripensamenti, poi l’improvvisa follia decisa in un minuto di esaltazione o di smarrimento. E quindi il minuetto; decidi tu, no faccio io, figurati. Per non parlare delle pietose litanie stai bene, cosa fai, quando torni, cosa preferisci. Fino all’indifferenza, alla noia, al sospetto, alla paura. Le tue continue carezze diventerebbero appiccicose o distratte. Ti chiederei lagnosa i tuoi stupefacenti baci, ormai smarriti nella corruzione dell’abitudine. La tua divertente ipocondria mi apparirebbe fastidiosa autocommiserazione. E potrei mai avere fiducia in te? Le tue assenze sarebbero un incubo.,Preferisco la dignit\u00e0 della dolcezza insperata e autentica, precaria ma calda. Amo essere sorpresa, cos\u00ec evitando il dolore della banalit\u00e0 che ferisce con la sua sciatteria. E’ per questo che, quando esci all’alba dalla mia casa, non voglio pensarti pi\u00f9, non voglio aspettarti, non voglio torturarmi nella nostalgia e disperdermi nel desiderio. Che pure mi sono compagni ogni tanto. Testimoni affettuosi e sorridenti che non si permettono di invadere il territorio prezioso dei tuoi segreti. Hai voluto creare per me, solo per me, un regno di stupore, di dolcezza, di fiera carnalit\u00e0. Non voglio sapere il perch\u00e9. Come tu hai detto “il mistero \u00e8 indispensabile all’amore, che dura finch\u00e8 dura il mistero”,La tua amante<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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