{"id":1463,"date":"2011-05-09T00:00:00","date_gmt":"2011-05-08T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2011\/05\/09\/che-orrore-le-quote-rosa-pure-tra-le-lenzuola\/"},"modified":"2011-05-09T00:00:00","modified_gmt":"2011-05-08T22:00:00","slug":"che-orrore-le-quote-rosa-pure-tra-le-lenzuola","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2011\/05\/09\/che-orrore-le-quote-rosa-pure-tra-le-lenzuola\/","title":{"rendered":"Che orrore le quote rosa pure tra le lenzuola"},"content":{"rendered":"

L’amore \u00e8 un mistero e dura finch\u00e9 dura il mistero. Sempre che studiosi, libri e inchieste decidano di farlo durare. Astenendosi possibilmente dal continuare a indagare, descrivere, paragonare. Affermare, soprattutto, che \u00abil divario tra godimento maschile e godimento femminile \u00e8 ancora il segno di una differenza che \u00e8 venuto il momento di colmare\u00bb (presentazione del libro \u00abIl segreto delle donne. Viaggio nel cuore del piacere\u00bb di Elisa Brune e Yves Ferroul, Ponte alle Grazie editore). Ma quale divario, quale differenza? E perch\u00e9 \u00abil segreto\u00bb? Che differenza ci sarebbe tra l’orgasmo maschile e quello femminile? E c’\u00e8 anche differenza con quello dei gay? Se si considera che l’orgasmo \u00e8 una risposta fisiologica a una sollecitazione sessuale, quindi si risolve in una serie di spasmi muscolari, pi\u00f9 o meno indirizzati da neurotrasmettitori cerebrali o locali, non c’\u00e8 proprio alcuna discrepanza. Se, invece, vogliamo approfondire e descrivere come \u00e8 possibile raggiungere il godimento, allora si apre un mondo di differenze praticamente infinito. Che, tuttavia, non porter\u00e0 mai a individuare un divario tra il piacere femminile e quello maschile. Quanto, piuttosto, obiettive diseguaglianze tra le capacit\u00e0 di provare o far provare piacere, tra una persona e un’altra. Diversit\u00e0 sostanziali, poi, \u00e8 inevitabile che ci siano tra i godimenti di due innamorati, due sconosciuti, due reciprocamente esausti dell’altro, quattro o cinque incocainati o uno corazzato di viagra. Le variabili personali, emotive e ambientali possono portare a picchi rapidi di estasi o prolungate sensazioni di piacere, ma anche a niente. Uomo o donna coinvolto che sia. Dunque, in senso \u00abtecnico\u00bb, il risultato dell’attivit\u00e0 destinata al piacere non offre alcuna dissomiglianza tale da provocare decenni di discussioni sul punto. Cambiano, invece, le modalit\u00e0 per raggiungere lo scopo, le qualit\u00e0 di chi vi \u00e8 impegnato; come pure i sentimenti o l’assenza di sentimenti, le perversioni, le forzature che colorano la scena. Di conseguenza c’\u00e8 da chiedersi perch\u00e9 si moltiplichino dispute e saggi di sessuologi, sociologi, antropologi e fisiologi in proposito. Non se ne pu\u00f2 pi\u00f9; non vogliamo arrivare alle quote rose anche sotto le lenzuola. Ogni donna, consapevole di s\u00e9 e del suo corpo, sa che cos’\u00e8 l’orgasmo; non se lo vuole sentire raccontare, n\u00e9 tantomeno pretende di vederlo definire tab\u00f9 perch\u00e9 sia finalmente svelato. Magari, da un uomo illuso o da una donna frigida. In realt\u00e0 tutto questo parlare di orgasmi, ha rovinato pi\u00f9 di un matrimonio, perch\u00e9 ha messo l’accento sulle reciproche abilit\u00e0 di prestazione dei coniugi che, sottovalutando il legame di storia e sentimenti personali, si sono messi malamente in discussione e poi in competizione con quanti parlano di sesso come fosse la priorit\u00e0 esistenziale. Non esiste il diritto all’orgasmo perenne; ma, chi ci tiene, con la libera sessualit\u00e0 dei nostri tempi, ha tutto il diritto di cercarsi il partner all’altezza delle sue aspettative, prima di progettare una vita in comune per poi mandare successivi, e intempestivi, avvisi di garanzia al prescelto. L’amore, per essere protetto, merita anche la pubblica discrezione su argomenti che appartengono all’intimit\u00e0 e alla libera disponibilit\u00e0 della coppia, senza continui e pruriginosi interventi pseudo scientifici, buoni solo a creare sospetti. In realt\u00e0 penso che il far credere a una diversit\u00e0 dell’orgasmo femminile, a un segreto, a una pretesa difficolt\u00e0 nel raggiungerlo, sia, da una parte, l’espressione – estremamente maschilista – della volont\u00e0 dell’uomo, di ciascun uomo, di sentirsi l’unico capace, con l’arte della propria potenza, di riuscire a provocarlo. Dall’altra, l’alibi, dell’uomo inadeguato, per giustificare il tiepido risultato della propria attivit\u00e0. Entrambe le tipologie maschiliste non vogliono sapere che, esattamente come loro che se ne vantano, le donne – tutte quelle che lo vogliono – sono assolutamente autonome anche nel produrre, in modo eccellente, questo risultato. Per\u00f2 pi\u00f9 discrete. C’\u00e8, in sostanza, anche la pari opportunit\u00e0 orgasmica tra i generi; le donne, credo, non vogliono essere pi\u00f9 discriminate, n\u00e9 fatte oggetto di studi teorici e utilitaristici. Penso, invece, che le donne, tutte tranne le gatte morte, desiderino che l’amore non si confonda pi\u00f9 con il sesso – pur essendone una componente apprezzabile – e che, per questo, gli uomini imparino a scoprire dove si trova il vero, autentico, punto G, cio\u00e8 nel cuore femminile.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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