{"id":1469,"date":"2011-03-28T00:00:00","date_gmt":"2011-03-27T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2011\/03\/28\/bocchino-chiede-scusa-alla-moglie\/"},"modified":"2011-03-28T00:00:00","modified_gmt":"2011-03-27T22:00:00","slug":"bocchino-chiede-scusa-alla-moglie","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2011\/03\/28\/bocchino-chiede-scusa-alla-moglie\/","title":{"rendered":"Bocchino chiede scusa alla moglie"},"content":{"rendered":"

\u00abAmore e non dovere mai chiedere scusa\u00bb, affermava la protagonista del film “Love story”, aprendo cos\u00ec un intenso dibattito tra i giovani degli anni ’70. I maschi sostenevano che il significato fosse quello di dovere accettare qualsiasi cosa dall’amato, poich\u00e9 in amore la comprensione supera qualsiasi necessit\u00e0 di giustificazione. Le femmine spiegavano, invece, che, amando, non ci si mette mai in condizione di fare cose sgradite all’amato. Solo cos\u00ec non si d\u00e0 dispiacere all’altro e non si crea l’occasione di scusarsi. Credo che anche oggi un sondaggio attesterebbe su pressoch\u00e9 identiche posizioni il genere maschile e quello femminile. Con qualche eccezione; tipo Bocchino. Che ha trascurato del tutto l’ipotesi di non dare, prima di farlo, un dolore all’amata, tradendola poi per lungo tempo; per di pi\u00f9, dopo averle fatto ingoiare l’amarissimo boccone, le ha chiesto scusa a mezzo stampa. In sintonia con quanto aveva gi\u00e0 fatto la moglie tradita, col rilasciare a una rivista alcune dure dichiarazioni sul marito. Non solo: sembra che Bocchino abbia detto che, proprio leggendo la rivista, avrebbe capito l’enormit\u00e0 della sofferenza subita dalla moglie, a causa degli errori da lui commessi. A parte il fatto che non \u00e8 da gentiluomini definire apertamente l’altra un \u00aberrore\u00bb, anche la spiegazione sul perch\u00e9 delle scuse, inquieta un poco. Qualsiasi donna sarebbe, infatti, profondamente mortificata nell’intuire che il suo uomo ha avuto bisogno di leggere un giornale, per capire la grandezza del dolore infertole col tradimento. Non c’\u00e8 una scienza rigorosa da studiare e da applicare, per sapere come fare felice chi amiamo – e infatti si va un po’ per tentativi -, ma certamente tutti sappiamo cosa fare per non fargli del male. Il tradimento \u00e8 certo un male. Anzi, il male. Prima di farlo, durante e dopo. Se, poi, l’infelice malcapitata lo vive in diretta e decide di sopportarlo ogni giorno, in attesa della fine, il male si moltiplica all’ennesima potenza, permeandole l’anima di fumi velenosi che bloccano il respiro della vita. Non basta certo una scusa del tubo (catodico) a cancellare dai pensieri e dai ricordi della tradita ogni secondo passato, segnato da ansie, lacrime e menzogne. Certo, le scuse pubbliche costituiscono pur sempre una brezza leggera che si limita per\u00f2 a lenire il bruciore della ferita all’orgoglio, socialmente condivisa. \u00c8 vero, anche, che \u00e8 un dovere rispettato dalle persone bene educate il chiedere scusa quando si \u00e8 commesso uno sbaglio. Uno sbaglio, per\u00f2. E, in genere, quando si \u00e8 in buona fede e si \u00e8 autenticamente mortificati, perch\u00e9 non c’era la volont\u00e0 di offendere o colpire l’altro. Tipo una gaffe, pestare un piede, dimenticare una data o una cosa. \u00c8 gi\u00e0 pi\u00f9 strano, fare e accettare scuse dopo che si \u00e8 trafitto pi\u00f9 volte qualcuno e lo si sta sbudellando. Il tradimento e il senso di colpa “ex post”, danno appunto questa idea di anomalia e insensatezza alle dichiarazioni scusanti. Non \u00e8 certo eroico il chiedere scusa in questi casi; \u00e8 nobile e coraggioso, invece, l’accettarle. E ancor pi\u00f9 valoroso il perdonare. Se non altro perch\u00e9 la storia insegna, e ancor pi\u00f9 le statistiche, che, chi infligge una grave offesa come il tradimento – nella amicizia, in amore e sul lavoro -, \u00e8 destinato a ripetersi con infinite variabili sul tema. Addirittura tradendo il valore e il motivo delle stesse scuse che avanza: come interpretare, altrimenti, la giustificazione che Bocchino d\u00e0, a se stesso, di essere stato vittima di un duro attacco politico che ha \u00abfatto leva sui suoi affetti\u00bb? \u00c8 pi\u00f9 grave ci\u00f2 che egli ha fatto alla moglie o il fatto che i nemici lo abbiano raccontato? Scuse bizzarre e pelose, quelle pubbliche, comunque sia, se \u00e8 la vittima a porgerle a un’altra vittima.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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