{"id":1491,"date":"2010-09-14T00:00:00","date_gmt":"2010-09-13T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2010\/09\/14\/prostituirsi-per-la-carriera-si-puo-ma-e-unoffesa-non-solo-per-le-donne\/"},"modified":"2010-09-14T00:00:00","modified_gmt":"2010-09-13T22:00:00","slug":"prostituirsi-per-la-carriera-si-puo-ma-e-unoffesa-non-solo-per-le-donne","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2010\/09\/14\/prostituirsi-per-la-carriera-si-puo-ma-e-unoffesa-non-solo-per-le-donne\/","title":{"rendered":"Prostituirsi per la carriera? Si Pu\u00f2. Ma \u00e8 un’offesa non solo per le donne"},"content":{"rendered":"

La tesi di Stracquadanio \u00e8: per fare carriera ognuno deve usare quello che ha, intelligenza o bellezza che sia\u2026Del proprio corpo si deve disporre come meglio si crede\u2026Se un parlamentare ammettesse di essersi venduto per far carriera, non dovrebbe lasciare la poltrona\u2026E’ sbagliato pensare che chi \u00e8 dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Qualunque attivit\u00e0, espone comunque a una verifica\u2026 L’ipotesi di discussione potrebbe anche non esserci, perch\u00e9 queste argomentazioni, per quanto provenienti da un onorevole, sono cos\u00ec povere e maldestre da non meritare replica. Tuttavia, proprio l’insulsaggine degli assunti, e la loro generica portata, provocano e inducono a ribattere. Quasi per gioco. Ma, in ogni disputa, perch\u00e9 ci sia un senso concreto, \u00e8 necessario essere d’accordo, tra i contendenti, almeno su un principio. Potremmo essere tutti d’accordo, per esempio, sull’affermazione che un bello non \u00e8 necessariamente cretino. Quindi, dovrebbe valere anche l’affermazione reciproca, cio\u00e8 che un cretino non \u00e8 necessariamente bello. E anche che non tutti i brutti sono intelligenti. Non conosco le fattezze di Stracquadanio, ma mi piacerebbe sapere se si auto-colloca tra i belli o tra i brutti. Infatti: nella prima ipotesi, potremmo credere che non necessariamente sia un cretino; ma nella seconda, potremmo persino concludere che, invece, potrebbe essere un cretino. In tutti e due i casi, per\u00f2, varrebbe il contrario. Il che ci fa desumere che l’affermazione di Stracquadanio \u00e8 del tutto inutile; non amplia la nostra conoscenza sulle ulteriori qualit\u00e0 dei belli e dei cretini; non serve a dimostrare alcunch\u00e9; non pu\u00f2 porsi come principio idoneo a supportare una qualsiasi tesi, tantomeno quella che tutti i belli possano fare carriera disponendo liberamente del proprio corpo senza dover lasciare la poltrona quand’anche si fossero prostituiti. Vediamo allora se \u00e8 possibile trovare una minima intesa con l’altra tesi di Stracquadanio. Cio\u00e8 che per far carriera uno deve usare quello che ha. Bellezza o intelligenza che sia. L’Onorevole non parla di competenza, esperienza, fatiche, studi laboriosi, oppure di raccomandazioni o di colpi di fortuna. Sembra che, secondo lui, la carriera sia uno spazio concesso o ai belli o agli intelligenti. Ancora, non so se lui sia bello e, dunque, visto che ha fatto carriera, potrei dedurre o che sia intelligente o che sia bello. Ma, secondo la sua precedente affermazione, se lui non si ritiene bello, potrebbe anche essere un cretino. Dunque, probabilmente, \u00e8 intelligente e bello. Ha fatto carriera con tutto quello che aveva, ma riesce a smentirsi nelle sue molteplici affermazioni, tanto da contraddirsi. Finora, infatti, non abbiamo ricavato alcun convincimento dalle leggi che regolano lo Stracquadanio-pensiero. E’ vero che ci manca un elemento fondamentale per verificare la tesi, e cio\u00e8 il sapere se lui \u00e8 bello o brutto, ma in ogni caso non avremo mai neppure la certezza se possa mai essere un cretino o un intelligente. Sempre stando (in assenza di una fotografia) ai suoi assiomi. Continuando a ripercorrere i quali, ci troviamo di fronte a “del proprio corpo si deve fare ci\u00f2 che si crede” e “un parlamentare che avesse venduto il proprio corpo non dovrebbe lasciare la poltrona”. Beh, qui \u00e8 davvero difficile capire quali siano le argomentazioni a monte della conclusione finale dell’Onorevole. Del proprio corpo si deve fare ci\u00f2 che si crede? Anche vendendone dei pezzi? Anche organizzandoci sopra una riffa? Anche portandolo in giro nudo? Anche dipingendolo d’oro e presentandosi cos\u00ec in Parlamento? Se un’affermazione non regge l’ipotesi paradossale che da essa si pu\u00f2 trarre, \u00e8 un’affermazione priva di senso reale verificabile. Poi c’\u00e8 da dire che un parlamentare che fa carriera, dovrebbe farla in forza dei voti ricevuti. Dunque, a chi il parlamentare dovrebbe vendere il proprio corpo? A tutti, poniamo, i 15.000 elettori o a tutti i dirigenti di partito? E se uno \u00e8 capace solo di vendere il proprio corpo, cosa ci sta a fare su una poltrona, che potrebbe rivelarsi pi\u00f9 faticosa? Per\u00f2, sui prostituti, la memoria non mi aiuta. Ce ne sono in Parlamento? Forse era l’occasione era buona perch\u00e9 l’Onorevole, dispensatore di regole generose, ci parlasse un po’ concretamente di loro. Magari anche enumerandoli. Suppongo, infatti, che Stracquadanio sia, almeno, politicamente corretto e nel parlare non volesse fare una distinzione di genere, escludendo i maschi dalle sue icastiche e indimenticabili osservazioni. Perch\u00e9, se voleva difendere solo le donne, l’ha fatto malamente, con argomentazioni tanto banali, quanto offensive per la loro pochezza. E umilianti. Generalizzare, sia nell’offesa, sia nella difesa, vuol dire essere inconcludenti nella sostanza. Spero davvero che Stracquadanio sia bello; cos\u00ec da potere affermare che \u2013 a parit\u00e0 di intelligenze \u2013 chi \u00e8 bello, “stra-quadagna”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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