{"id":1522,"date":"2010-03-13T00:00:00","date_gmt":"2010-03-12T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2010\/03\/13\/adesso-e-vietato-anche-criticare-le-donne\/"},"modified":"2010-03-13T00:00:00","modified_gmt":"2010-03-12T23:00:00","slug":"adesso-e-vietato-anche-criticare-le-donne","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2010\/03\/13\/adesso-e-vietato-anche-criticare-le-donne\/","title":{"rendered":"Adesso \u00e8 vietato anche criticare le donne"},"content":{"rendered":"
Se, dopo avere offerto il mio aiuto a un uomo affaticato nello scaricare sacchi di calce da un camion, egli mi dicesse: \u00abNo grazie, perch\u00e9 lei \u00e8 donna\u00bb non mi offenderei n\u00e9 mi sentirei diffamata qualora ci fossero almeno tre persone presenti. Se avessi bisogno di una guardia del corpo, vorrei un uomo. Non mi basterebbe una donna, per quanto nerboruta e perfino un po\u00b9 androgina. Non riterrei davvero di compiere un reato, qualora esprimessi la mia precisa preferenza, \u00abmi serve un uomo\u00bb in presenza di pi\u00f9 persone e anche della stessa bodyguard scartata. Se una lesbica, desiderosa di maternit\u00e0, dicesse alla compagna \u00abqui serve un uomo\u00bb, la compagna non potrebbe mai sentirsi ingiuriata per il solo fatto di essere donna e di sentirsi ricordare le diversit\u00e0 biologiche. Invece, la Cassazione penale ha deciso che le critiche verso una donna, se riferite al solo fatto biologico, sono lesive della dignit\u00e0 della persona. Il fatto in questione riporta a un articolo di giornale dal titolo: \u00abCarcere: per dirigerlo serve un uomo\u00bb. Un sindacalista, nel corpo dell\u00b9intervista, chiariva che la struttura penitenziaria, fino a quel momento diretta da una donna, richiedeva a suo parere \u00abuna gestione maschile\u00bb. Le esimenti del diritto di critica e di cronaca non sono state considerate valide dai supremi giudici, che hanno condannato gli imputati – sindacalista, editore e giornalista – attribuendo oggettiva portata diffamatoria alla frase del sindacalista e al titolo del pezzo, poich\u00e9 si tratta di un \u00abriferimento gratuito, sganciato dai fatti, che costituisce una mera valutazione, ripresa a caratteri cubitali nel titolo… sganciata da ogni dato gestionale e riferita al solo fatto di essere una donna, gratuito apprezzamento contrario alla dignit\u00e0 della persona perch\u00e9 ancorato al profilo, ritenuto decisivo, che deriva dal dato biologico della appartenenza all\u00b9uno o all\u00b9altro sesso\u00bb. Dunque, se ho ben capito il senso della sentenza, qualora si fosse detto, per ipotesi, che la direttrice era incapace, pigra, alcolizzata o inesperta e si fossero portati fatti a riprova delle gravi affermazioni, gli imputati non sarebbero stati condannati, perch\u00e9 gli apprezzamenti del sindacalista non sarebbero stati \u00abgratuiti\u00bb. Cio\u00e8, le considerazioni specifiche, se comprovate, non avrebbero leso la dignit\u00e0 della persona, neppure a mezzo stampa mentre il dato generico di appartenenza al sesso femminile si risolverebbe, in sostanza, in un\u00b9arbitraria discriminazione di genere \u00abperch\u00e9 ancorato al profilo, ritenuto decisivo\u00bb del dato biologico. Be\u00b9, per quanto il ruolo di direttore di carcere sia aperto a entrambi i sessi e per quanto molte donne se la cavino egregiamente in questa funzione, forse \u00e8 legittimamente pensabile – e dicibile – che qualche carcere e qualche direttrice non siano facilmente compatibili. Una determinata realt\u00e0 carceraria di per s\u00e9, infatti, pu\u00f2 avere l\u00b9esigenza di essere organizzata da un uomo pi\u00f9 che da una donna. Non perch\u00e9 entrambi i sessi non abbiano medesimi, doveri e opportunit\u00e0, nonch\u00e9 competenze, giusta l\u00b9eguaglianza giuridica e sociale, ma perch\u00e9 non si pu\u00f2 spensieratamente affermare, in termini categorici che uomo e donna siano uguali anche biologicamente e psichicamente. Il dato biologico dell\u00b9appartenenza all\u00b9uno o all\u00b9altro sesso, \u00e8 proprio ci\u00f2 che fa muovere il mondo e condiziona i comportamenti umani e il pensiero individuale, senza necessariamente integrare fattispecie di reato, quando se ne sottolinei la differenza. Se il camionista non vuole il mio aiuto fisico, perch\u00e9 sono donna, non mi offendo, ma anzi apprezzo il suo senso protettivo maschile. Se un imputato mi rifiuta quale difensore, preferisco sentirmi dire \u00abperch\u00e9 donna\u00bb, piuttosto che \u00abincompetente\u00bb. Nel primo caso giudico il non cliente un cretino, nel secondo un ingiurioso. Affermare \u00abqui serve un uomo\u00bb \u00e8 un pensiero, anche non condivisibile ma pu\u00f2 rimanere un\u00b9opinione personale, che non mi sembra possa far perdere neppure un grammo della reputazione personale di chicchessia, pi\u00f9 di quanto ne potrebbero giocare racconti particolareggiati su eventuali documentate inefficienze del ruolo in discussione. Sarebbe potuta essere considerata una frase infelice, forse maschilista, forse anche no, quella del sindacalista. Ma la frase in s\u00e9, dov\u00b9\u00e8 che lede la reputazione? Dove si \u00e8 consumata la lesione dell\u00b9identit\u00e0 personale e professionale della direttrice per il richiamo obiettivo e indiscutibile del dato biologico? Non tutte le affermazioni maschiliste e inopportune costituiscono reato, se no quasi tutte le donne ogni giorno consumerebbero il loro tempo a scrivere querele. In nome della legge.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Se, dopo avere offerto il mio aiuto a un uomo affaticato nello scaricare sacchi di calce da un camion, egli mi dicesse: \u00abNo grazie, perch\u00e9 lei \u00e8 donna\u00bb non mi offenderei n\u00e9 mi sentirei diffamata qualora ci fossero almeno tre persone presenti. Se avessi bisogno di una guardia del corpo, vorrei un uomo. Non mi … Leggi tutto<\/a><\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[5],"tags":[17],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1522"}],"collection":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1522"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1522\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1522"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=1522"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=1522"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}