{"id":1556,"date":"2009-08-31T00:00:00","date_gmt":"2009-08-30T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2009\/08\/31\/i-falsi-paladini-della-liberta-di-stampa\/"},"modified":"2009-08-31T00:00:00","modified_gmt":"2009-08-30T22:00:00","slug":"i-falsi-paladini-della-liberta-di-stampa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2009\/08\/31\/i-falsi-paladini-della-liberta-di-stampa\/","title":{"rendered":"I falsi paladini della libert\u00e0 di stampa"},"content":{"rendered":"

C’\u00e8 del marcio in Italia. E purtroppo in tutto il mondo. L’ipocrisia moralista che affumica i cuori e ottunde il cervello di chiunque si rifiuti di vedere i fatti, preferendo infilarsi, da codardo, in un’idea apparentemente condivisibile. In realt\u00e0 frutto di pre-giudizio. Soprattutto politico e, comunque sia, di tendenza politicamente corretta. Per esempio: giudicare aggressivo il giornale e ritenere, invece, repubblica vittima della persecuzione governativa. Vituperare feltri che riporta la notizia di una sentenza 8tale \u00e8 in sostanza il patteggiamento) emessa in nome del popolo italiano e solidarizzare contestualmente con il vittimismo di repubblica che importa, senza sosta, i pettegolezzi sessuali delle prostitute di professione (italiane finch\u00e9 si vuole, ma che non parlano in nome del popolo). Certamente non pu\u00f2 essere esente da critica, anzi, il comportamento di un uomo ultrase3ttantenne – per di pi\u00f9 capo di governo – che frequenta spensieratamente donnine interessate, fingendo con s\u00e9 stesso di spargere fascino e desiderio erotico. Ma chiunque pu\u00f2 constatare ogni giorno che trattasi, questo, di un comportamento diffusissimo tra uomini ricchi, o di potere o di visibilit\u00e0 sociale. Gi\u00e0 meno – anzi per niente – rintracciabile tra gli impiegati delle Poste, gli operatori ecologici. Dunque, il problema morale e scandaloso \u00e8 evidentemente il moltiplicarsi di donnine voraci, sfruttatrici, incapaci se non di essere parassite dei meriti altrui. Questo dovrebbe essere l’oggetto dell’esame e della critica sociale, stampa e vescovi compresi. Da qui dovrebbe partire l’indignazione dei benpensanti per poi comprendere, anche, la stupida debolezza degli uomini coinvolti, sprovveduti e presuntuosi. La libert\u00e0 di stampa infatti non deve diventare l’alibi per eccitare ed esercitare il guardonismo, quanto invece, pi\u00f9 opportunamente, l’occasione di attuare il dovere di informare e formare i cittadini. Per i politicamente corretti, ma schierati, \u00e8 invece troppo golosa l’occasione di dare contro al premier, cos\u00ec dimenticando in un attimo valori importanti per tutti, quali l’onest\u00e0 e la dignit\u00e0, del tutto assenti nelle donne rapinatrici di luce e di residue energie altrui. Nell’attaccare quell’uomo, anzich\u00e9 queste donne, i moralisti di rimessa smentiscono il contenuto significativo di un pensiero, da sempre vanto della sinistra, fondato sulla libert\u00e0 sessuale e sull’abbattimento delle tradizioni familistiche e pastorali. Altrettanto evidente paradosso degli ipocriti politicamente corretti, \u00e8 il farsi paladini, appunto, della libert\u00e0 di stampa (propria) nello stesso momento in cui fustigano il diritto di cronaca documentato della stampa concorrente. Per non parlare poi dell’assurdit\u00e0 delirante di lamentarsi, con tanto di questua di firme e pensieri solidali, di una causa giudiziaria che li vede convenuti al fine di ottenere una sentenza che accerti e dichiari che vi sia stata o no diffamazione in una vicenda diventata una grancassa giornalistica. Premesso che nessuno al mondo ha il dovere di rispondere alle domande di un giornalista e premesso altres\u00ec che un giornale serio non \u00e8 un luogo idoneo ai processi, qualunque cittadino – anche il pi\u00f9 criticabile – ha il diritto di difesa, riconosciuto dall’articolo 25 della nostra costituzione. Perch\u00e9 venga accertato, nella sede istituzionale, se vi sia stata violazione di un qualsiasi diritto e da parte di chi. Con tutte le garanzie processuali e di, sperata, imparzialit\u00e0 che giudici e tribunali dovrebbero assicurare. C’\u00e8 da dire che, nella posizione del premier, il coraggio e l’audacia di sottoporsi al giudizio dei giudici quale parte attrice, dovrebbe stupire pi\u00f9 del suo banale e ovvio diritto di usare uno strumento di legge qual’\u00e8, a disposizione di tutti i cittadini, l’azione giudiziaria che ha cos\u00ec scandalizzato tanti intellettuali codini. Se i giornalisti oggi chiamati a rispondere in giudizio del loro operato, hanno la coscienza di avere fatto il loro dovere e di avere esercitato correttamente il loro diritto scrivendo, entro i limiti amplissimi che la legge loro riconosce, se non hanno paura di sottoporsi all’esame dei giudici sereni e competenti, perch\u00e9 sbraitano e chiedono aiuti schierati? Perch\u00e9 temono il codice che loro stessi invocano a loro difesa? Perch\u00e9, prima, ridicolizzano le norme sull’impunit\u00e0 e, poi, pretendono per s\u00e9 la medesima impunit\u00e0? Perch\u00e9 si propongono come vittime giudiziarie, dopo aver sbeffeggiato chi proclamava di esserlo e ha persino dimostrato di esserlo stato? Intellettuali e vescovi, se non volessero rispondere, come \u00e8 loro diritto, potrebbero almeno ricordare il Vangelo: che \u00e8 senza peccato, scagli la prima pietra. Berlusconi, quanto meno, l’ha scagliata, ma in nome della legge.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

C’\u00e8 del marcio in Italia. E purtroppo in tutto il mondo. L’ipocrisia moralista che affumica i cuori e ottunde il cervello di chiunque si rifiuti di vedere i fatti, preferendo infilarsi, da codardo, in un’idea apparentemente condivisibile. In realt\u00e0 frutto di pre-giudizio. Soprattutto politico e, comunque sia, di tendenza politicamente corretta. Per esempio: giudicare aggressivo … Leggi tutto<\/a><\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[5],"tags":[17],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1556"}],"collection":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1556"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1556\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1556"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=1556"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=1556"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}