{"id":1581,"date":"2008-01-23T00:00:00","date_gmt":"2008-01-22T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2008\/01\/23\/leuropa-dei-singles-alza-la-voce-sulle-adozioni\/"},"modified":"2008-01-23T00:00:00","modified_gmt":"2008-01-22T23:00:00","slug":"leuropa-dei-singles-alza-la-voce-sulle-adozioni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2008\/01\/23\/leuropa-dei-singles-alza-la-voce-sulle-adozioni\/","title":{"rendered":"L’Europa dei singles alza la voce sulle adozioni"},"content":{"rendered":"

La Francia ha negato il diritto di adottare un bambino a una donna di 45 anni, in quanto omosessuale e convivente con altra donna. Per questo, il Tribunale Europeo dei Diritti Umani di Strasburgo ha condannato lo Stato francese al risarcimento dei danni morali, liquidati in \u20ac 10.000,00. oltre che al rimborso delle spese legali per altri \u20ac 15.000 circa. A parte la miseria della valutazione del disagio in questione (l’avvocato costa di pi\u00f9 della maternit\u00e0 negata), l’Alta Corte Europea ha motivato la propria decisione in base al fatto che la legge francese, a differenza di quella italiana, consente l’adozione anche da parte dei single. Dunque, non possono essere in alcun modo discriminati, nemmeno per le loro scelte di vita e tendenze sessuali. Se il presupposto dell’adozione \u00e8 l’essere single, non \u00e8 giusto indagare quale sia l’orientamento sessuale del single stesso, che, peraltro, con tutta probabilit\u00e0, pu\u00f2 non essere eterosessuale. Se l’adozione \u00e8 negata a un single per il suo stile di vita, che consiste nel convivere con un’altra persona dello stesso sesso, c’\u00e8 discriminazione. Il principio che emerge, infatti, da questa storica pronuncia \u00e8 che la Francia sia stata discriminatoria nel negare l’adozione ai gay. E che discriminatorio sia qualsiasi Paese che faccia altrettanto. Tale direttiva, comunque sia, pu\u00f2 valere solo per i Paesi nei quali i single possono diventare genitori adottivi. Perci\u00f2 \u00e8 destinata ad avere eco limitata in Italia, dove la legge permette solo ai coniugi (sposati da almeno tre anni o che abbiano convissuto continuativamente e stabilmente per il medesimo periodo prima del matrimonio), di presentare domanda per la dichiarazione di idoneit\u00e0 all’adozione. Ai single, per\u00f2, questa possibilit\u00e0 \u00e8 riconosciuta anche dalla legge italiana, ma solo in circoscritte ipotesi, del tutto particolari e specificamente indicate. In queste poche ipotesi, anche chi \u00e8 gay, d’ora in avanti, dovrebbe essere considerato idoneo. Ma il nostro ordinamento, pur contenendo il divieto di discriminare una persona in base al proprio orientamento sessuale, nel diritto minorile \u2013 improntato alla tutela del superiore interesse dei bambini \u2013 e, in particolare, in tema di adozione, ha sempre espresso e ribadito l’esigenza di assicurare ai minori la presenza di entrambe le figure genitoriali, e di inserirli in famiglie che diano sufficienti garanzie di stabilit\u00e0. Inserendoli perci\u00f2 in contesti simili alle famiglie naturali, che possano permettere loro di vivere, crescere ed essere educati da una mamma e un pap\u00e0. L’obiettivo della nostra legge, tuttavia, non \u00e8 quello di assecondare l’esigenza di maternit\u00e0 o paternit\u00e0 degli adulti, bens\u00ec di soddisfare le necessit\u00e0 affettive di bambini gi\u00e0 duramente provati e privati negli affetti pi\u00f9 profondi. Dopo questa chiara sentenza della Corte Europea, anche in Italia le carte si dovranno sparigliare. Prima di tutto perch\u00e9 le garanzie di stabilit\u00e0 delle famiglie eterosessuali vanno sempre pi\u00f9 evaporando e, pertanto, i Tribunali dovranno rivedere i criteri di idoneit\u00e0 genitoriale. Inoltre, questa rivoluzionaria sentenza imporr\u00e0 ai giudici di valutare l’opportunit\u00e0 dell’adozione, soprattutto nei casi particolari previsti al n. 3 dell’art. 44 della legge n. 184 del 1983, solo a favore dei bambini, senza violare la vita privata dell’adottante. Infatti, l’orientamento sessuale, in quanto non pi\u00f9 indagabile, non sar\u00e0 pi\u00f9 un requisito rilevante ai fini della capacit\u00e0 di adottare. E, soprattutto, il tema dell’adozione da parte di un omosessuale non si porr\u00e0 pi\u00f9 in termini di uguaglianza \u2013 che non c’\u00e8 e non ci pu\u00f2 essere -, ma in termini di pari dignit\u00e0 giuridica. Che deve esserci anche tra persone che hanno stili di vita differenti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

La Francia ha negato il diritto di adottare un bambino a una donna di 45 anni, in quanto omosessuale e convivente con altra donna. Per questo, il Tribunale Europeo dei Diritti Umani di Strasburgo ha condannato lo Stato francese al risarcimento dei danni morali, liquidati in \u20ac 10.000,00. oltre che al rimborso delle spese legali … Leggi tutto<\/a><\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[5],"tags":[21],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1581"}],"collection":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1581"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1581\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1581"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=1581"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=1581"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}