di Avv. Rebecca Sinatra<\/p>\n\n\n\n
Mi sono separata da mio marito dopo 15 anni di matrimonio.Ora frequento un altro uomo. Mi piacerebbe \u201cconvolare a nozze\u201d per la seconda volta. Posso farlo?<\/strong><\/p>\n\n\n\n Caro Avvocato. Ho bisogno del suo aiuto. A gennaio 2019 mi sono separata da mio marito Carlo dopo quindici anni di matrimonio. Ora frequento un altro uomo, del quale mi sono perdutamente innamorata. Mi piacerebbe \u201cconvolare a nozze\u201d per la seconda volta. Posso farlo?<\/em><\/p>\n\n\n\n In linea di massima, ci si pu\u00f2 sposare quante volte si vuole. <\/strong>Le regole, per\u00f2, sono diverse, a seconda del \u201ctipo\u201d di matrimonio che si \u00e8 celebrato e che si vorr\u00e0 celebrare. Una cosa \u00e8 certa: nessuno pu\u00f2 essere autorizzato a risposarsi se gli effetti del precedente matrimonio non sono definitivamente cessati.<\/strong><\/p>\n\n\n\n Andiamo con ordine. Per la nostra Costituzione, il matrimonio \u00e8 l\u2019atto ufficiale con il quale i coniugi costituiscono un nucleo familiare, realizzando un sodalizio di amore, regole e affetti, basato sulla loro uguaglianza morale e giuridica. Per le norme del Codice Civile, il matrimonio \u00e8 il \u201crapporto giuridico\u201d dal quale derivano reciproci obblighi di fedelt\u00e0, di assistenza morale e materiale, di collaborazione e coabitazione, di contribuzione ai bisogni della famiglia. Per la Chiesa, invece, \u00e8 uno dei sette sacramenti: \u201cE’ il patto con cui l\u2019uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunit\u00e0 di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione della prole\u201d.<\/p>\n\n\n\n Fino al Concordato del 1929 (cd Patti Lateranensi<\/em>), stipulato tra lo Stato italiano e la Santa Sede, il matrimonio civile e il matrimonio canonico erano totalmente contrapposti. Il matrimonio canonico, infatti, per l\u2019ordinamento giuridico italiano, era del tutto irrilevante.Dal 1866 al 1929, quindi, i cittadini italiani dovevano sposarsi due volte: una volta, davanti all\u2019ufficiale dello stato civile, l\u2019altra, innanzi al ministro del culto cattolico.Con i Patti Lateranensi, i due riti, civile e religioso, sono stati \u201cunificati\u201d.<\/p>\n\n\n\n Oggi, i futuri sposi hanno piena libert\u00e0 di scegliere la forma matrimoniale che preferiscono<\/strong>: – MATRIMONIO CONCORDATARIO<\/strong>, ossia il matrimonio religioso, celebrato davanti al ministro del culto cattolico secondo le regole del diritto canonico, al quale lo Stato riconosce effetti civili grazie alla trascrizione nei registri dello stato civile. Qualora il matrimonio non venga trascritto o non sia trascrivibile (perch\u00e9, ad esempio, non sono rispettati i limiti di et\u00e0 o sussistono altri impedimenti civili inderogabili) esso non avr\u00e0 alcuna rilevanza per il diritto civile, ma rimarr\u00e0 un atto puramente religioso, considerato dal mondo del diritto civile come una convivenza more uxorio. Ma che cosa succede quando i coniugi, venuto meno il loro amore, vogliono \u201ccancellare\u201d il primo matrimonio e sposarsi per la seconda volta?<\/strong><\/p>\n\n\n\n Bisogna distinguere, in quanto, mentre il matrimonio concordatario si basa ancora oggi sul valore dell\u2019indissolubilit\u00e0, quello civile, \u00e8 stato completamente stravolto dopo l\u2019entrata in vigore, nel 1970, della Legge sul divorzio<\/em>, la quale ha sgretolato completamente il principio dell\u2019indissolubilit\u00e0 del vincolo matrimoniale, introducendo la possibilit\u00e0 per i coniugi di separarsi, prima, e di divorziare, poi. Il divorzio, quindi, per lo Stato italiano, \u00e8 proprio quello strumento che permette di slegarsi dagli obblighi che derivano dal fatidico \u201cs\u00ec lo voglio\u201d.<\/strong><\/p>\n\n\n\n Cancellando per sempre (ma solo civilmente!) il vincolo coniugale. Di conseguenza, se il primo matrimonio \u00e8 stato celebrato secondo il rito cattolico, i coniugi, una volta ottenuto il divorzio, potranno solo risposarsi in Comune. Per la Chiesa, infatti, il matrimonio concordatario rimane per sempre valido ed efficace. A eccezione di due casi<\/strong>: in caso di morte del coniuge o in caso di nullit\u00e0 del precedente matrimonio (perch\u00e9, ad esempio, manca la volont\u00e0 di procreare, oppure il matrimonio \u00e8 stato imposto con violenza) dichiarata con sentenza dal Tribunale della Rota Romana.<\/p>\n\n\n\n Al contrario, se il primo matrimonio \u00e8 stato celebrato secondo il rito civile, i coniugi potranno risposarsi in Comune, innanzi all\u2019ufficiale dello stato civile, in qualsiasi momento. Ovviamente, anche in questo caso, dopo aver ottenuto il divorzio.<\/p>\n\n\n\n Ci si pu\u00f2 risposare senza essere divorziati? <\/strong>In due soli casi \u00e8 consentito risposarsi senza essere divorziati: quando il coniuge muore, oppure quando viene dichiarata la morte presunta (cio\u00e8 se il coniuge \u00e8 scomparso da almeno dieci anni).<\/p>\n\n\n\n Quindi, cara Signora, prima di tutto dovr\u00e0 divorziare da Suo marito (la separazione, infatti, non basta). Dopodich\u00e9, se vorr\u00e0 risposarsi in Comune potr\u00e0 farlo tutte le volte che vuole. Se, invece, vorr\u00e0 risposarsi in Chiesa dovr\u00e0, per forza di cose, chiedere alla Rota Romana<\/em> di annullare il precedente matrimonio. Attenzione per\u00f2: le motivazioni alla base della richiesta devono essere quelle espressamente previste dalla legge canonica.<\/p>\n\n\n\n * Studio Legale Bernardini de Pace <\/strong><\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Avv. Rebecca Sinatra Mi sono separata da mio marito dopo 15 anni di matrimonio.Ora frequento un altro uomo. Mi piacerebbe \u201cconvolare a nozze\u201d per la seconda volta. Posso farlo? Caro Avvocato. Ho bisogno del suo aiuto. A gennaio 2019 mi sono separata da mio marito Carlo dopo quindici anni di matrimonio. 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– MATRIMONIO CIVILE<\/strong> (cio\u00e8 quello celebrato in Comune alla presenza di due testimoni) interamente ed esclusivamente regolato dalla legge italiana. Tutti, sia cattolici che non, possono celebrare il matrimonio civile.<\/p>\n\n\n\n