di Avv. Andrea Gazzotti<\/p>\n\n\n\n
Quando una coppia si dice \u201caddio\u201d e decide di separarsi, l\u2019aspetto economico assume un ruolo decisivo, dal quale dipender\u00e0 in larga misura il futuro degli \u201cex\u201d coniugi. Gli oneri debitori hanno una diversa regolamentazione nel nostro ordinamento, a seconda del regime di comunione o separazione dei beni che i coniugi decidono al momento del matrimonio (ma che pu\u00f2 successivamente essere modificato). Con la comunione, tutti gli acquisti fatti in costanza di matrimonio vanno divisi in quote uguali (ma restano escluse le donazioni, le successioni ereditarie, i risarcimenti del danno, gli acquisti fatti con i proventi di tali beni, gli oggetti di uso strettamente personale o che servono alla professione). Quindi, la coppia in comunione dei beni che si \u201cscioglie\u201d passa in un regime di separazione dei beni, ma questo va inteso al netto dei debiti esistenti. Ma attenzione: la divisione dei debiti vale solo nei rapporti tra i coniugi e non per i creditori. Difatti, questi ultimi potranno, anche dopo la separazione, agire indistintamente contro l\u2019uno o contro l\u2019altro per l\u2019intero ammontare del proprio credito (si tratta in sostanza di una responsabilit\u00e0 solidale). Tutto \u00e8 invece pi\u00f9 semplice quando la coppia \u00e8 in separazione dei beni. <\/p>\n\n\n\n Qui infatti, non instaurandosi una comunione, restano separati sia gli acquisti che i relativi debiti; con il risultato che ciascuno rester\u00e0 obbligato per le proprie passivit\u00e0 non dovendo condividere invece quelle dell\u2019altro.<\/p>\n\n\n\n Questo per\u00f2 non toglie che, se il debito \u00e8 stato contratto da entrambi i coniugi che, seppur in separazione dei beni, si sono impegnati insieme, il debito solidale rimane anche dopo la separazione. di Avv. Andrea Gazzotti Quando una coppia si dice \u201caddio\u201d e decide di separarsi, l\u2019aspetto economico assume un ruolo decisivo, dal quale dipender\u00e0 in larga misura il futuro degli \u201cex\u201d coniugi. In questo contesto bisogna ricordare che al momento della separazione oltre all\u2019attivo familiare, sar\u00e0 da suddividere anche il passivo. In altre parole, diventa necessario dividere tanto … Leggi tutto<\/a><\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1],"tags":[6],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2829"}],"collection":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=2829"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2829\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":2984,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2829\/revisions\/2984"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=2829"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=2829"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/abdp.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=2829"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
In questo contesto bisogna ricordare che al momento della separazione oltre all\u2019attivo familiare, sar\u00e0 da suddividere anche il passivo.
In altre parole, diventa necessario dividere tanto i crediti quanto i debiti contratti in costanza di matrimonio.<\/strong><\/p>\n\n\n\n
Vediamo anzitutto come si dividono in linea generale i debiti della coppia in comunione legale dei beni.
La coppia che ha optato per questo regime \u00e8 la pi\u00f9 svantaggiata, sebbene sia quello previsto dall\u2019ordinamento.
Infatti, se al momento del matrimonio non si dichiara espressamente di volersi sposare in regime di separazione, la comunione legale opera automaticamente e questo perch\u00e9 il principio solidaristico \u00e8 alla base del rapporto.<\/p>\n\n\n\n
Lo stesso vale per\u00f2 anche per i debiti, che vanno divisi a met\u00e0 tra marito e moglie: a stabilire tali conseguenze \u00e8 il codice civile (art. 194 cod. civ.) secondo cui la divisione dei beni della comunione legale si effettua ripartendo in parti uguali l\u2019attivo e il passivo.<\/p>\n\n\n\n
Ci\u00f2 vale anche se i debiti sono stati contratti da uno solo dei due coniugi senza dire nulla all\u2019altro.
Solo se si tratta di atti di straordinaria amministrazione (relativi a beni immobili o beni mobili registrati), il coniuge che non ne abbia saputo nulla pu\u00f2 difendersi impugnando l\u2019atto entro un anno da quando ne \u00e8 venuto a conoscenza (art. 184 cod. civ.).<\/p>\n\n\n\n
Se cos\u00ec non fosse, facile sarebbe, ad esempio, in una coppia ove uno dei due \u00e8 nullatenente, separarsi per dimezzare il debito e fare in modo che i creditori non possano riscuotere il 50% dal coniuge privo di beni.
Chi per\u00f2 paga per intero il debito, pu\u00f2 esigere dall\u2019altro il rimborso della sua parte.
Dunque, cos\u00ec come prima della separazione i creditori potevano aggredire l\u2019uno e\/o l\u2019altro coniuge, questi lo potranno fare anche dopo la definitiva separazione di moglie e marito, allorquando il debito \u00e8 stato appunto contratto in regime di comunione.<\/p>\n\n\n\n
Sebbene il principio di solidariet\u00e0, anche economica, sia un fondamento del matrimonio \u00e8 bene riflettere profondamente sul regime da scegliere: se la coppia \u201cscoppia\u201d le conseguenze economiche potrebbero essere disastrose.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"