di Avv. Federica Mendola<\/p>\n\n\n\n
“Buongiorno Avvocato, con la sentenza di separazione, il tribunale ha assegnato a me, in qualit\u00e0 di genitore collocatario in via prevalente dei nostri figli minori, la casa coniugale di propriet\u00e0 di mio marito. Ora quali tasse e imposte dovr\u00f2 pagare per l\u2019immobile?\u201d<\/strong><\/p>\n\n\n\n Gentile Signora, il Suo dubbio \u00e8 pi\u00f9 che lecito considerato che, salvo rare eccezioni, i giudici, nell\u2019assegnare la casa, non chiariscono quali spese competono all\u2019assegnatario e quali invece al proprietario. Cerchiamo di far chiarezza insieme.<\/p>\n\n\n\n L\u2019assegnazione della casa coniugale fa sorgere a favore del beneficiario il diritto di godimento dell\u2019immobile.<\/p>\n\n\n\n La prima imposta che viene chiamata in causa \u00e8 quindi l\u2019IMU, ossia l\u2019imposta municipale che deve essere pagata dai possessori di immobili.<\/p>\n\n\n\n Il decreto legge n. 16 del 2012, sulle semplificazioni in materia tributaria, ha chiarito che, ai fini dell\u2019applicazione dell\u2019IMU, \u201cl\u2019assegnazione<\/em><\/strong> della casa coniugale al coniuge, disposta a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, si intende in ogni caso effettuata a titolo di diritto di abitazione<\/strong><\/em>\u201d.<\/p>\n\n\n\n La \u201cassegnazione\u201d della casa coniugale attribuisce quindi all\u2019immobile la qualificazione di \u201cabitazione principale\u201d.<\/p>\n\n\n\n Poich\u00e9 per\u00f2, dal 2014, l\u2019IMU non \u00e8 pi\u00f9 dovuta sull\u2019abitazione principale, l\u2019assegnatario della casa familiare nulla dovr\u00e0 pagare a questo titolo<\/strong>. Salvo che l\u2019abitazione non sia classificata come immobile di lusso.<\/p>\n\n\n\n Sul punto, \u00e8 intervenuto anche di recente il Ministero dell\u2019Economia e delle Finanze, con la circolare di marzo 2020, con la quale ha ribadito: \u201ccontinua a permanere l\u2019esclusione dall\u2019IMU della casa familiare assegnata, gi\u00e0 assimilata all\u2019abitazione principale<\/em><\/strong>\u201d.<\/p>\n\n\n\n Come chiarito dalla Corte di Cassazione (con la sentenza n. 11416 del 2019), l\u2019esenzione dal pagamento dell\u2019IMU vale anche in caso di assegnazione dell\u2019immobile familiare al convivente non coniugato<\/strong>, collocatario dei figli minori della coppia.<\/p>\n\n\n\n Con la stessa circolare, il MEF ha anche chiarito che, per il 2020, la Tasi (cio\u00e8 l\u2019imposta sui servizi indivisibili) non \u00e8 dovuta come voce separata, ma \u00e8 stata accorpata all\u2019IMU. Quindi Lei non dovr\u00e0 pagarla.<\/p>\n\n\n\n Discorso diverso invece vale per la TARI, ossia per il tributo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questo \u00e8 pacificamente dovuto dall\u2019utilizzatore dell\u2019immobile e, quindi, dal beneficiario dell\u2019assegnazione della casa familiare. Al pari di qualunque inquilino o comodatario di un immobile.<\/p>\n\n\n\n Per lo stesso principio di godimento e utilizzo dell\u2019immobile, il titolare dell\u2019assegnazione deve sostenere tutte le spese di manutenzione ordinaria.<\/p>\n\n\n\n Restano di competenza esclusiva del proprietario dell\u2019immobile, invece, tutte le imposte e le spese legate al titolo di propriet\u00e0, come le spese condominiali straordinarie.<\/p>\n\n\n\n Ricapitolando, gentile Signora, Lei, in qualit\u00e0 di genitore assegnatario della casa coniugale, sar\u00e0 tenuta al pagamento delle sole imposte legate al godimento e all\u2019utilizzo dell\u2019immobile, quali la TARI nonch\u00e9 delle utenze, delle spese di piccola e ordinaria manutenzione e del condominio ordinario.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Avv. 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