di Avv. Marzia Coppola <\/p>\n\n\n\n
\u201cBuongiorno Avvocato, ho chiesto alla mia fidanzata di sposarci, abbiamo organizzato tutto il matrimonio e ci siamo dimenticati delle pubblicazioni. Ci sposiamo tra tre settimane esatte, siamo ancora in tempo? Mi pu\u00f2 spiegare a che cosa servono in concreto? E se non riuscissimo a richiederle?\u201d<\/strong><\/p>\n\n\n\n Per poter celebrare il matrimonio(civile o concordatario) \u00e8 necessario fare la \u201crichiesta di pubblicazioni\u201d presso il Comune dove uno dei due futuri sposi \u00e8 residente. Questo \u00e8 un adempimento necessario che precede il matrimonio e che, invece, non \u00e8 stato esteso alla celebrazione delle unioni civili.<\/p>\n\n\n\n I futuri sposi dovranno recarsi in Comune (precisamente all\u2019Ufficio anagrafe) e dare atto del fatto che intendono sposarsi, indicare tutti i loro dati (nome e cognome, data e luogo di nascita, cittadinanza, luogo di residenza) e dichiarare l’assenza di impedimenti al matrimonio. Se l’ufficiale di stato civile verifica che mancano le condizioni richieste per le celebrazioni potr\u00e0 rifiutare la pubblicazione oppure potr\u00e0 domandare alcune precisazioni alle parti (magari anche chiedendo il deposito di documentazione).<\/p>\n\n\n\n Questo iter burocratico \u00e8 stato introdotto per il matrimonio canonico dal Concilio di Trento principalmente per far fronte ai numerosi matrimoni clandestini che venivano celebrati e che creavano scomode situazioni di poligamia. La funzione, infatti, \u00e8 quella che nei film viene riassunta con la frase \u201cchi ha qualcosa da dire parli adesso oppure taccia per sempre\u201d<\/em>. In altre parole, la pubblicazione serve a portare alla conoscenza dei terzi l\u2019intenzione dei futuri sposi di unirsi in matrimonio e di consentire alle persone legittimate di fare eventuale opposizione.<\/p>\n\n\n\n Indicati tutti i dati all\u2019ufficiale giudiziario, e verificata da quest\u2019ultimo la correttezza, si proceder\u00e0 con la pubblicazione che dovr\u00e0 rimanere affissa per 8 giorni. Chi intende fare opposizione potr\u00e0 farlo in questo arco di tempo e nei successivi 3 giorni (in totale quindi 11 giorni). Poi, dal dodicesimo giorno, sar\u00e0 possibile sposarsi. Dopodich\u00e9 verr\u00e0 rilasciato il certificato di eseguita pubblicazione e nei successivi 6 mesi i fidanzati potranno celebrare il matrimonio. Decorso questo tempo, la pubblicazione si considera decaduta e occorrer\u00e0 domandarla nuovamente.<\/p>\n\n\n\n Qualora il matrimonio venisse celebrato senza prima eseguire le pubblicazioni, l\u2019unione sar\u00e0 valida, ma i coniugi (oppure l\u2019ufficiale di stato civile se la negligenza \u00e8 stata sua) saranno soggetti al pagamento di una sanzione. Naturalmente, nelle ipotesi previste dal codice civile, sar\u00e0 sempre possibile domandare l\u2019annullamento del matrimonio.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 bene precisare, infine, che \u2013 nel 2020 \u2013 si parla impropriamente di \u201caffissioni\u201d. Questo termine, infatti, richiama una pubblicazione cartacea, magari in qualche disordinata bacheca del Comune. In realt\u00e0, ogni Comune italiano ha una sezione dedicata nel proprio sito internet ed \u00e8 qui che viene indicato il nome dei fidanzati che intendono sposarsi.<\/p>\n\n\n\n Nel caso in esame quindi, dal momento che la data del matrimonio \u00e8 fissata tra tre settimane, siete ancora in tempo per domandare al Comune le pubblicazioni, per lasciarle affisse per il tempo richiesto dalla legge e per godervi il Vostro giorno speciale.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Avv. Marzia Coppola \u201cBuongiorno Avvocato, ho chiesto alla mia fidanzata di sposarci, abbiamo organizzato tutto il matrimonio e ci siamo dimenticati delle pubblicazioni. Ci sposiamo tra tre settimane esatte, siamo ancora in tempo? Mi pu\u00f2 spiegare a che cosa servono in concreto? 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