{"id":2906,"date":"2020-08-24T16:30:00","date_gmt":"2020-08-24T14:30:00","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/?p=2906"},"modified":"2021-01-22T15:55:45","modified_gmt":"2021-01-22T14:55:45","slug":"il-diritto-alla-connettivita-internet","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2020\/08\/24\/il-diritto-alla-connettivita-internet\/","title":{"rendered":"Il diritto alla connettivit\u00e0 Internet"},"content":{"rendered":"\n

di Avv. Valentina Eramo<\/p>\n\n\n\n

La pandemia ha messo in evidenza quanto importante sia la tecnologia. L\u2019analfabeta digitale non ha avuto vita facile durante il lockdown perch\u00e9 \u00e8 rimasto vittima di un doppio isolamento: quello fisico, imposto dalle istituzioni che hanno chiesto, a viva voce, a tutti i cittadini di rispettare la regola ferrea del \u201cdistanziamento\u201d sociale e quello digitale, conseguenza naturale della sua inesperienza o, rectius, insipienza in ambito informatico.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 recentissima – 16 luglio 2020 \u2013 la modifica apportata dalla Legge n. 76 al CAD, e cio\u00e8 al Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (introdotto nel nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 82 del 7 marzo 2005), testo normativo che ha avuto il merito di richiamare l\u2019attenzione sull\u2019importanza del processo di alfabetizzazione informatica nell\u2019ambito della Pubblica Amministrazione. Se la conoscenza delle tecnologie digitali e la correlativa dimestichezza nell\u2019uso sono fonte di inclusione ed emancipazione, l\u2019ignoranza informatica \u00e8 fonte di esclusione e discriminazione. Ma questa considerazione \u00e8 valida anche per i servizi privati erogati dagli esercizi commerciali, dalle scuole paritarie, dalle aggregazioni sociali, qualunque sia la forma scelta.<\/p>\n\n\n\n

Investire energie, concentrazione e tempo nello studio della tecnologia e nella esercitazione all\u2019utilizzo dei presidi informatici \u00e8 una scelta intelligente perch\u00e9 l\u2019abilit\u00e0 tecnica e la capacit\u00e0 di padroneggiare il computer, il tablet e l\u2019IPhone possono migliorare la qualit\u00e0 di vita dei cittadini o, certamente, semplificarla. Chi, per esempio, ha deciso di visitare il Cenacolo pu\u00f2 percorrere, a sua scelta, due strade: la prima \u00e8 quella \u201ctradizionale\u201d, rappresentata dall\u2019accesso, in prima persona, alla biglietteria della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano dove pu\u00f2 acquistare il biglietto cartaceo e informarsi sugli orari della visita; la seconda \u00e8 quella \u201cmoderna\u201d, rappresentata dalla prenotazione on line; se poi l\u2019aspirante visitatore interroga il sito ufficiale del museo (www.cenacolovinciano.org) pu\u00f2 anche scegliere – con un semplice click – l\u2019orario e il giorno della visita, semmai in forma guidata. L\u2019estimatore di Leonardo da Vinci non impiegher\u00e0 molto tempo a capire che la via maestra (l\u2019accesso fisico alla biglietteria) \u00e8 molto pi\u00f9 defatigante di quella virtuale (la prenotazione on line) perch\u00e9 la pandemia vieta la calca e l\u2019assembramento tipici delle fila di persone in coda per accedere al servizio richiesto. Nel sito del museo \u00e8 scritto a chiare lettere: \u201cper tutelare la salute di tutti – visitatori e personale \u2013 le modalit\u00e0 di acquisto dei biglietti hanno subito alcune variazioni: l\u2019accesso alla biglietteria \u00e8 consentito a una sola persona alla volta\u201d.<\/p>\n\n\n\n

Riepilogando. L\u2019accesso a Internet migliora e semplifica la qualit\u00e0 della vita di tutti i giorni e rappresenta, nella maggior parte dei casi, il frutto di una libera scelta del cittadino<\/strong> che pu\u00f2 decidere di servirsi di un servizio – pubblico o privato – in forma digitale o meno. Per esempio, chiunque oggi pu\u00f2 dotarsi, in forza del sopracitato CAD, della PEC, e cio\u00e8 della posta elettronica certificata: mentre per il cittadino comune questo servizio digitale \u00e8 una mera facolt\u00e0, rappresenta un obbligo per determinate categorie professionali tra le quali rientrano gli avvocati.<\/p>\n\n\n\n

La pandemia ha accelerato l\u2019apprendimento del linguaggio dell\u2019informatica e la nascita della comunit\u00e0 digitale perch\u00e9 lo \u201csmart work\u201d, e cio\u00e8 il lavoro \u201cda remoto\u201d svolto a casa in modo \u201cagile\u201d, ha rappresentato, in molti casi, il metodo migliore – se non l\u2019unico – per lavorare. Se \u00e8 possibile rinunciare alla visita del Cenacolo vinciano, non \u00e8 possibile fare a meno di lavorare o di frequentare la scuola: il diritto al lavoro e il diritto all\u2019istruzione hanno entrambi rango costituzionale perch\u00e9 sono codificati dalla nostra Carta fondamentale, rispettivamente agli articoli 1 e 34.<\/p>\n\n\n\n

In questa prospettiva \u00e8 pienamente condivisibile la decisione dei giudici di Pace di Trieste, Reggio Emilia e Pisa che hanno condannato la societ\u00e0 dei servizi Internet a risarcire il danno procurato agli utenti dal \u201cdigital divide\u201d, e cio\u00e8 dall\u2019impossibilit\u00e0, protratta nel tempo, di accedere alla Rete<\/strong>. O, in termini pi\u00f9 appropriati, di \u201cconnettersi\u201d a Internet e usufruire dei servizi informatici. Il \u201cdiritto alla connettivit\u00e0 Internet\u201d \u2013 hanno sentenziato i giudici – obbliga la societ\u00e0 di \u201cservizi\u201d informatici a risarcire il danno derivante all\u2019utente dai \u201cdisservizi\u201d informatici. Privare il lavoratore o lo studente della possibilit\u00e0 di \u201cessere connessi\u201d \u00e8 fonte di danno ingiusto che pu\u00f2 avere:<\/p>\n\n\n\n

natura \u201cpatrimoniale\u201d perch\u00e9 lede il patrimonio del contraente (si pensi all\u2019architetto che non ha potuto inviare al committente, nei tempi concordati, il progetto per la ristrutturazione dell\u2019immobile o all\u2019avvocato che non ha potuto depositare, entro i termini perentori stabiliti dalla legge, la memoria istruttoria);<\/p>\n\n\n\n

natura \u201cnon patrimoniale\u201d perch\u00e9 lede l\u2019esistenza del contraente (si pensi a chi, durante la pandemia, \u00e8 stato privato dell\u2019opportunit\u00e0 di seguire le lezioni scolastiche o, semplicemente, delle relazioni personali e familiari, con grave compromissione dell\u2019equilibrio psico-fisico, quest\u2019ultimo gi\u00e0 messo a dura prova dall\u2019obbligo di non uscire da casa e limitare i rapporti interpersonali ai casi di stretta necessit\u00e0).<\/p>\n\n\n\n

L\u2019inadempimento contrattuale ha quale conseguenza – certa – l\u2019obbligo, da parte del contraente inadempiente, di risarcire il danno – per equivalente o in forma specifica – derivante dall\u2019aver privato l\u2019altro contraente, al contrario adempiente, della prestazione pattuita. L\u2019articolo 1218 del codice civile stabilisce che: \u201cIl debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta \u00e8 tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo \u00e8 stato determinato da impossibilit\u00e0 della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”.<\/p>\n\n\n\n

Il danno da \u201cdigital divide\u201d \u00e8 solo eventuale e si somma a quello dovuto all\u2019 inadempimento contrattuale nella misura in cui l\u2019utente sia in grado di provarlo: nel corso del relativo giudizio dovr\u00e0 essere dimostrata, per testimoni o documentalmente o altrimenti, l\u2019importanza che ha rivestito nella vita, professionale o personale, del contraente l\u2019accesso a Internet. Non ogni violazione del diritto alla connessione Internet, dunque, integra \u201cdanno risarcibile\u201d, ai sensi e agli effetti dell\u2019articolo 2043 del codice civile: \u201cQualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno\u201d.<\/p>\n\n\n\n

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