{"id":3397,"date":"2022-02-18T16:45:34","date_gmt":"2022-02-18T15:45:34","guid":{"rendered":"https:\/\/abdp.it\/?p=3397"},"modified":"2022-08-02T16:56:01","modified_gmt":"2022-08-02T14:56:01","slug":"diritto-al-cognome-materno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/abdp.it\/blog\/2022\/02\/18\/diritto-al-cognome-materno\/","title":{"rendered":"Diritto al cognome materno"},"content":{"rendered":"\r\n
Di Annamaria Bernardini de Pace<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n La disciplina italiana sul cognome, nel 2022<\/strong>, \u00e8 ancora patriarcale<\/strong>. Perch\u00e9? Nonostante qualche anno fa, nel 2016, sia stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale la possibilit\u00e0 del \u201cdoppio cognome\u201d, i genitori non possono ancora scegliere di anteporre il cognome materno a quello paterno, n\u00e9, tantomeno, omettere il cognome paterno a favore di quello materno.\u00a0<\/span><\/span><\/p>\r\n C\u2019\u00e8, invece, un automatismo di legge che privilegia gli uomini<\/strong>: se al momento della dichiarazione di nascita non viene specificato diversamente, si attribuisce il solo cognome paterno e, solo se entrambi i genitori sono d\u2019accordo e lo specificano, si pu\u00f2 registrare il doppio cognome, ma \u201cdavanti\u201d va sempre il cognome del padre. Quando fu redatto il codice civile, negli anni \u201940, l\u2019attribuzione del cognome paterno era una consuetudine cos\u00ec ovvia e indiscussa che non si dovette neppure pensare di inserire una norma <\/span>ad hoc<\/i><\/span>. Gli unici due riferimenti sul cognome si trovano ancora all\u2019art. 6 c.c., che recita \u201c<\/span>ogni persona ha diritto al nome che le \u00e8 per legge attribuito<\/i><\/span>\u201d, e all\u2019art. 262 c.c., che disciplina l\u2019attribuzione del cognome per il figlio \u201cnato fuori dal matrimonio\u201d. <\/span><\/p>\r\n Quest\u2019ultima norma precisa l\u2019unica eccezione<\/strong>, l\u2019unico \u201cescamotage\u201d per sfuggire alla regola patronimico: se il figlio<\/strong> \u201cfuori dal matrimonio<\/strong>\u201d \u00e8 nato senza il riconoscimento iniziale del padre<\/strong>, \u00e8 possibile lasciare<\/strong>, anche dopo il riconoscimento paterno, il solo cognome materno<\/strong> o aggiungere, senza necessariamente anteporlo, quello paterno. Questa possibilit\u00e0, per\u00f2, \u00e8 preclusa alle coppie sposate: la presunzione di paternit\u00e0 del figlio nato in costanza di matrimonio, infatti, impedisce di trasmettere al figlio il solo cognome materno<\/strong>. Con la sentenza n. 286 del 2016, come accennato, la Corte Costituzionale ha avviato l\u2019epoca della svolta, aprendo la strada alla possibilit\u00e0 di dare al figlio il doppio cognome: l\u2019art. 262 c.c. \u00e8 stato dichiarato incostituzionale nella parte nella quale non consentiva ai genitori, di comune accordo, di trasmettere al figlio, al momento della nascita, anche il cognome materno.<\/span><\/p>\r\n I Giudici delle leggi<\/strong> avevano rilevato come la regola italiana fosse incompatibile con i valori costituzionali dell\u2019uguaglianza morale e giuridica dei coniugi e del diritto all\u2019identit\u00e0 personale del minore, meritevole di essere riconosciuto, sin dalla nascita, anche con il cognome della madre. La dichiarazione di incostituzionalit\u00e0 fu estesa anche alla norma che non consente ai coniugi, pur concordi in tal senso, di attribuire al figlio adottato anche il cognome materno.\u00a0<\/span><\/span><\/p>\r\n Dal 2016, quindi, tutti i bimbi, nati o adottati, possono avere il doppio cognome. Ma solo in caso di accordo e solo anteponendo il cognome paterno<\/strong> a quello materno. Un anno fa, nel febbraio 2021, la Corte si \u00e8 nuovamente pronunciata sulla legittimit\u00e0 costituzionale dell\u2019art. 262 del codice civile, in tema di cognome materno, sollevata dal Tribunale di Bolzano. Una coppia aveva chiesto a questo Tribunale – dopo il rifiuto dell\u2019Ufficiale di Stato Civile in quanto la legge italiana non lo prevede – di consentire loro di dare al proprio figlio il solo cognome della madre. Cos\u00ec, chiamata a decidere, la Consulta ha ribadito, in modo pi\u00f9 ampio, l\u2019ingiustizia della situazione e la violazione della Cedu, all\u2019art. 14 (divieto di discriminazione) e all\u2019art. 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare).\u00a0<\/span><\/span><\/p>\r\n Non \u00e8 grave il solo fatto che, anche in caso di accordo tra i genitori, non si possa trasmettere ai figli il solo cognome materno. \u00c8 altrettanto grave, secondo i Giudici, che nel caso, tutt\u2019altro che improbabile, di disaccordo tra i genitori, debba automaticamente negarsi l\u2019attribuzione del cognome materno e imporsi solo quello paterno. La conclusione \u00e8 stata l\u2019invito al legislatore di risolvere l\u2019attuale \u201cguasto\u201d del sistema normativo, che concede all\u2019uomo la priorit\u00e0 nell\u2019attribuire il proprio cognome ai figli.\u00a0<\/span><\/span><\/p>\r\n Pare che l\u2019iter legislativo sia, finalmente, iniziato. Il 15 febbraio 2022<\/strong>, appena qualche giorno fa, \u00e8 stato presentato in Senato un DDL da parte della Commissione Giustizia. Dopo aver premesso come l\u2019Italia sia<\/strong> \u201cindietro<\/strong>\u201d nell\u2019adeguamento della normativa in tema di cognome rispetto agli altri Paesi<\/strong> (nei quali \u201cvige\u201d il doppio cognome e la libera scelta sull\u2019ordine), la Commissione ha indicato subito il nucleo della proposta.\u00a0<\/span><\/span><\/p>\r\n Si dovr\u00e0 decidere sull\u2019introduzione dell\u2019art. 143quater nel codice civile, il quale stabilisce che \u201c<\/span>all’atto della dichiarazione di nascita del figlio presso gli uffici di stato civile, i genitori coniugati possano attribuirgli o il cognome del padre o il cognome della madre, ovvero il cognome di entrambi, nell’ordine concordato<\/i><\/span>.\u201d E in caso di disaccordo sull\u2019ordine, i due cognomi saranno attribuiti in ordine alfabetico. Finalmente! Speriamo che il disegno di legge vada in porto.\u00a0<\/span><\/span><\/p>\r\n La questione sul diritto al cognome materno, infatti, non riguarda semplicemente il politicamente corretto<\/strong>. Far prevalere il cognome paterno<\/strong> non significa salvaguardare l\u2019unit\u00e0 della famiglia, semmai, ne contraddice la garanzia e mortifica il ruolo della madre<\/strong>. Proprio come \u00e8 mortificante sentir ancora chiamare \u201cmammo\u201d un pap\u00e0 solo perch\u00e9, come dovrebbe sempre, si prende cura dei figli.\u00a0<\/span><\/span><\/p>\r\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Di Annamaria Bernardini de Pace La disciplina italiana sul cognome, nel 2022, \u00e8 ancora patriarcale. Perch\u00e9? 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