di Avv. Francesca Albi<\/p>\r\n
“<\/span>Con la mia compagna da qualche mese la convivenza \u00e8 diventata insopportabile. Ma non ci \u00e8 chiaro quale sia l’iter per lo scioglimento<\/span>“.<\/span><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Gentile Avvocato, da qualche anno sono unita civilmente con la mia compagna, ho sempre pensato che dopo tutti questi anni, durante i quali abbiamo aspettato che ci fosse una legge che ci permettesse di sposarci, saremmo state insieme per sempre. Per\u00f2 da qualche mese la convivenza \u00e8 diventata insopportabile, per questo comincia ad insinuarsi in me il pensiero che forse dovrei chiedere lo scioglimento dell\u2019unione civile. Ma non mi \u00e8 chiaro quale sia l\u2019iter da seguire.<\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n La legge 76\/2016 pi\u00f9 nota come \u201clegge Cirinn\u00e0\u201d ha ampiamente riformato il diritto di famiglia introducendo la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze di fatto.<\/span><\/p>\r\n L\u2019unione civile \u00e8 per definizione una formazione sociale che unisce una coppia cosiddetta same sex mediante dichiarazione resa di fronte all\u2019Ufficiale dello Stato Civile e alla presenza di due testimoni. Come il matrimonio, dunque, anche l\u2019unione civile si costituisce mediante una celebrazione formale, ed \u00e8 equiparata in tutto e per tutto al matrimonio, tranne per il dovere di fedelt\u00e0, non previsto per le coppie dello stesso sesso.<\/span><\/p>\r\n Come accade per il matrimonio, lo scioglimento dell\u2019unione restituisce alle parti lo stato di libere, consentendo loro di contrarre nuovo matrimonio o nuova unione civile e vi \u00e8, ovviamente, l\u2019estinzione dei reciproci diritti e doveri nascenti dalla costituzione del vincolo (coabitazione, assistenza morale e materiale etc.).<\/span><\/p>\r\n Detto ci\u00f2, per rispondere alla Sua domanda, gentile Signora, tra matrimonio e unione civile c\u2019\u00e8 una differenza abissale per quanto riguarda lo scioglimento: per le unioni non \u00e8 previsto il procedimento di separazione personale che \u00e8 stato sostituito da un iter solo amministrativo, esso prevede la semplice manifestazione di volont\u00e0 davanti all\u2019Ufficiale dello Stato Civile; ottenuto l\u2019appuntamento in Comune, le parti possono comparire congiuntamente o disgiuntamente per rilasciare la dichiarazione di volont\u00e0 di scioglimento, che verr\u00e0 poi regolarmente annotata sul certificato. Diversamente, pu\u00f2 comparire una sola parte (quando gli unionisti sono in disaccordo riguardo allo scioglimento) che per\u00f2 dovr\u00e0 produrre una raccomandata con ricevuta di ritorno, precedentemente inviata all\u2019altra parte, contenente la manifestazione della volont\u00e0 di scioglimento dell\u2019unione. Dopodich\u00e9 dovranno trascorrere almeno 3 mesi per poter adire il Tribunale per chiedere l\u2019effettivo scioglimento dell\u2019unione, ossia, il divorzio.<\/span><\/p>\r\n A questo punto si aprono due strade: si potr\u00e0 optare per una soluzione condivisa, tramite un accordo sottoscritto dalle parti, oppure, se gli unionisti non riuscissero a raggiungere un accordo, sar\u00e0 necessario ricorrere allo scioglimento giudiziale, con ricorso da depositare in Tribunale; in tal caso sar\u00e0 il Giudice a decidere le condizioni dello scioglimento.<\/span><\/p>\r\n Resta fermo che la scelta su quale strada intraprendere per addivenire allo scioglimento dell\u2019unione civile comporta necessariamente la valutazione delle conseguenze alle quali lo scioglimento pu\u00f2 portare. Pertanto, cara Signora, Le consiglio di affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia che di certo sar\u00e0 in grado di fornirle assistenza e consulenza con tatto, professionalit\u00e0 e competenza.<\/span><\/p>\r\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Avv. Francesca Albi “Con la mia compagna da qualche mese la convivenza \u00e8 diventata insopportabile. Ma non ci \u00e8 chiaro quale sia l’iter per lo scioglimento“. 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