di Avv. Annamaria Bernardini De Pace<\/p>\r\n
“<\/span>Non luogo a procedere per la poliziotta. “Anche per questo il 12 giugno bisogna votare s\u00ec al referendum<\/span>“.<\/span><\/p>\r\n Questa \u00e8 la storia di una bella e brava ragazza salentina (della provincia di Brindisi) che meno di trent\u2019anni fa ha realizzato il sogno di entrare nella\u00a0Polizia di Stato.\u00a0A soli 23 anni \u00e8 stata nominata Vicecommissario di polizia per diventare, poi, Commissario due anni dopo ed essere nominata Vicequestore aggiunto nel 2001; Primo Dirigente nel 2014 e Direttore della divisione\u00a0Interpol\u00a0nella Direzione Centrale della polizia criminale nel 2019. Oltre all\u2019italiano, conosce l\u2019inglese e lo spagnolo, \u00e8 laureata in giurisprudenza e ha compiuto il tirocinio per diventare avvocato. Tra le tante cose, \u00e8 stata capo delle Volanti a Milano e ha sempre riportato il massimo dei punteggi nei rapporti informativi.<\/span><\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \u00c8 creatrice del\u00a0Protocollo Eva, usato dalla Polizia di Stato contro la violenza in famiglia e quindi strumento indispensabile per gli avvocati che si occupano, appunto, di violenze domestiche. Tra le sue operazioni importanti, veramente tante, ricordiamo che ha fatto parte del gruppo investigativo \u201cMarco Biagi\u201d, istituito dopo l\u2019omicidio del grande giuslavorista commesso dalle nuove Brigate Rosse; la cattura ad Amsterdam del latitante dell\u2019ndrangheta Sebastiano Strangio; l\u2019arresto della famosa coppia milanese che aggrediva anche sconosciuti buttando l\u2019acido in faccia; per non dimenticare l\u2019arresto di 12 latitanti italiani a Santo Domingo e il recupero ai confini della Siria di\u00a0Alvin Berisha, rapito dalla madre per farlo combattere con l\u2019ISIS; e via dicendo, in una carriera complicata, pericolosa e difficile.<\/span><\/p>\r\n Questa donna, della quale l\u2019Italia dovrebbe essere orgogliosa, una professionista che dovrebbe meritare, non dico la medaglia d\u2019oro perch\u00e9 troppo giovane (nata nel 1967), ma almeno di quarzo o di ametista, ha sub\u00ecto per 4 anni una persecuzione giudiziaria veramente oltraggiosa, che ieri si \u00e8 conclusa per l\u2019intervento di un coraggioso Gup, il quale ha emesso finalmente\u00a0\u201csentenza di non luogo a procedere\u201d\u00a0perch\u00e9 il fatto non costituisce reato. Una storia, anzi un orrore giudiziario, neppure errore, proprio orrore, iniziato quattro\u00a0anni fa con un\u2019accusa vaga e ipotetica secondo la quale la dottoressa Maria Jos\u00e8 Falcicchia si sarebbe appropriata di denaro per \u201cuso momentaneo\u201d proprio.\u00a0Quattro\u00a0anni di indagini portati avanti, malgrado i pm Boccassini e Civardi avessero chiesto l\u2019archiviazione.<\/span><\/p>\r\n Nel frattempo, invece, il sostituto\u00a0Procuratore generale Gaballo ha avocato a s\u00e9 l\u2019inchiesta, cos\u00ec devastando il tempo, la vita e l\u2019anima, oltre che la reputazione, di un\u2019italiana valida, capace e competente. Della quale tutti dovremmo essere orgogliosi. E, dopo tutto questo tempo, fortunatamente, un giudice giovane e preparato, il dottor\u00a0Roberto Crepaldi, forse perch\u00e9 fuori dalle correnti che hanno intossicato il sistema giudiziario, ha voluto onestamente decidere che il fatto non costituisce reato. E tutto questo, appunto, orrore giudiziario, \u00e8 successo perch\u00e9 quando era a Capo delle Volanti, Maria Jos\u00e8, secondo il pg Gaballo, avrebbe commesso peculato, utilizzando donazioni di privati e il ricavato della vendita del fotolibro\u00a0\u201cMilano. Il blu delle volanti\u201d\u00a0in un\u2019ottica personale, ma non per s\u00e9 (restauro dei locali dedicati della polizia).<\/span><\/p>\r\n Dai 65.000,00 euro in discussione, il pg li ha ridotti prima a 7.500,00 nella richiesta di rinvio a giudizio e, addirittura, infine a 4.000,00 su esplicita richiesta del giudice.\u00a0Secondo il pg, e questo per me che sono giurista da almeno 40 anni \u00e8 una vera novit\u00e0, la dottoressa Falcicchia aveva compiuto a proprio favore l\u2019inversione del possesso di denaro della pubblica amministrazione, senza spenderlo a proprio favore. Il coraggioso gup Crepaldi non ha ancora depositato le motivazioni per le quali ha ritenuto che il fatto non costituisca reato, ma sono davvero curiosa di capire il nesso tra il peculato, l\u2019inversione del possesso e una dirigente di polizia che si \u00e8 preoccupata dei propri colleghi.<\/span><\/p>\r\n Non possiamo non immaginare, e non parteciparvi, il pianto liberatorio e, quindi,\u00a0le lacrime potenti della dottoressa Falcicchia, grande donna e grande dirigente, ingiustamente perseguitata, crudelmente bloccata nella sua meritata e inarrestabile carriera, malamente colpita nella reputazione che aveva coltivato con sacrificio e con onore. Non \u00e8 detto che sia finita cos\u00ec, purtroppo. Infatti, il dottor Gaballo, che ha voluto condurre lui l\u2019indagine ritenendo inerti i pm che lo avevano preceduto e che avevano chiesto l\u2019archiviazione, potrebbe ancora impugnare la sentenza. Speriamo davvero che non lo faccia. Per 4.000,00 euro, sempre e solo a disposizione degli uffici di polizia. Speriamo anche che il 12 giugno tutti i magistrati, quelli bravi e quelli no, capiscano che la giustizia che funziona \u00e8 garanzia della libert\u00e0 e della democrazia.<\/span><\/p>\r\n Lo potranno capire solamente se i cittadini italiani andranno a votare il 12 giugno per il referendum e voteranno S\u00ec.\u00a0S\u00ec all\u2019abolizione di tutte quelle norme che consentono ai magistrati di vivere in modo contiguo e pericoloso con gli altri poteri dello Stato, senza garantirsi l\u2019indipendenza, quale indispensabile attributo della giustizia.<\/span><\/p>\r\n Gi\u00e0, purtroppo, la Corte costituzionale ha stabilito che\u00a0i magistrati non possono essere ritenuti direttamente responsabili dei propri errori (condanne sbagliate, processi lunghi, inchieste inutili e qualsiasi altro errore che nasca dall\u2019incapacit\u00e0, dall\u2019indolenza, dalla corruzione, dal pregiudizio): secondo me \u00e8 uno sbaglio clamoroso perch\u00e9 chirurghi, avvocati, medici in genere e ogni altro professionista, pagano di tasca propria e, quindi, si muniscono di assicurazione.\u00a0Perch\u00e9 lo Stato, cio\u00e8 noi cittadini, deve pagare gli errori di un magistrato?\u00a0La lobby del silenzio e una molto approssimativa riforma della giustizia hanno, purtroppo, boicottato questo referendum. Non potrebbe essere almeno la storia della dottoressa Falcicchia a far capire ai cittadini l\u2019importanza di delimitare il perimetro di potere di qualsiasi magistrato, rafforzandone la responsabilit\u00e0?<\/span><\/p>\r\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Avv. Annamaria Bernardini De Pace “Non luogo a procedere per la poliziotta. “Anche per questo il 12 giugno bisogna votare s\u00ec al referendum“. 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