Secondo me le femmine sono tutte alfa. Ogni donna ha, infatti, la capacità innata, biologica e psichica, di dominare il branco, essere leader della sua stessa vita, conquistare gli obiettivi prefissati. Tuttavia le femmine, per ragioni sociali e ormonali, sono anche incostanti, volubili, camaleontiche. Incoerenti. Opportuniste. Sono, per di più, da millenni abituate a difendersi dal potere apparente o violento del maschio che, pur essendo raramente alfa, si autoproclama leader grazie alla forza fisica, politica o economica. Ma anche per una sorta di ritualità o cultura finora socialmente condivise. Pertanto le donne, pur essendo potenzialmente tali, non sempre amano rivelarsi subito alfa. Anzi. Si camuffano da beta addirittura da omega per intrappolare il maschio prescelto o conquistare più facilmente l’ambìto bottino; ma anche raggiungere silenziosamente il luogo di potere. Laddove le alfa schiette sono loquaci e rumorose: per questo sovente invise all’uomo e temute dal maschio cosiddetto. Il quale, se fosse veramente maschio, le apprezzerebbe e potrebbe ampiamente godere di contrastarne il dominio. Invece, in questi doppi giochi femminili e in assenza del vero unico maschio alfa, in realtà ambìto da qualsiasi femmina veramente femmina, ecco gli allarmi degli esperti di sessuologia: il sesso debole non esiste più, il sesso «forte» soffre d’ansia da prestazione, le donne dominano anche a letto, gli uomini hanno problemi di erezione o di troppo rapide conclusioni. È colpa dei maschi, delle scelte superficiali e avventate, nell’illusoria convinzione di avere trovato – ogni volta – una donna da dominare. La quale, invece, essendo un’alfa mascherata da omega, è solo apparsa debole, bisognosa di protezione, sottomessa, priva di ambizioni. Salvo padroneggiarli col sesso a corrente alternata e tenere in pugno la loro vita e qualcos’altro. Ma dove sono gli uomini alfa, capaci di confrontarsi con autentiche e dichiarate donne alfa? Se non esistono più, o se continuano ad avere paura delle donne capaci e autonome, se la meritano proprio la tristezza delle erezioni approssimative e l’imbarazzo di non (av)vincere neppure a letto. D’altra parte, le donne alfa aspirano al meglio e forse, anche, alla consapevole soggezione nell’intimità.