In realtà dovrebbero chiamarsi Visa, Diners o anche Mastercard. Sarebbe il nome perfetto per i figli illegittimi di tanti fedifraghi. Tutti ricchi naturalmente, se solo osserviamo che si tratta di grandi manager, affermati professionisti, principi e finanzieri (Pinault, Schwarzenneger, Alberto di Monaco etc…). Figli tramite i quali le accorte e strategiche amanti, persino estemporanee, si garantiscono la rendita vitalizia. Tenderei a escludere che i traditori coniugali, per quanto narcisi e desiderosi di espandere nel mondo e nel futuro il loro prezioso DNA, intendano volontariamente creare la prova viva delle illecite scorribande erotiche. E neppure penso che siano inadeguati all’uso corretto dei profilattici, consapevoli come questi funzionino egregiamente da paracadute e parafulmini alle precise responsabilità, coniugali ed extra. D’altra parte, protagonisti di mondi personali e familiari molto visibili e pubblici, quali sono, si suppone che leggano i giornali. Indimenticabile, e ammonitrice, dovrebbe essere per loro la vicenda del multimiliardario campione di tennis Boris Becker, raccontata su tutti i media: pur avendo egli goduto e apprezzato un incontro sessuale alternativo, non proprio finalizzato alla procreazione e da alcuni ormai usualmente chiamato “metodo Clinton”, si è trovato a dover riconoscere una figlia che, in buona fede peraltro, escludeva potesse mai essere sua. Si è detto in seguito che la furbastra (e bieca) mammina, forse pericolosamente di nome Angela, avesse prontamente trasferito il prezioso seme di Becker dalla bocca a una sterilizzata provetta. Evidente investimento economico a lungo termine, privo di rischi per qualsiasi signora che, a differenza delle provette, sterile sa di non essere. E, infatti, da Angela è nata una progenie di donne armate, più che amate, di argomentazioni, trucchi e movimenti tali da aver buon gioco per rapinare con classe i facoltosi fedifraghi, nel momento di massimo godimento. Ben coscienti tutte, e non solo loro, di come gli erotomani al culmine della libidinosa attività, trascurino anima, fegato e cervello per occuparsi dell’unico vibrante muscolo da sfoggiare e dal quale si fanno supinamente dirigere. Salvo riemergere alla vita vera, quando le donne, autentici arbitri di queste malgovernate esistenze, sparigliano le carte fischiando il fallo ed entrando a gamba tesa nei loro conti in banca. Protette dalla corazza ineliminabile e intoccabile di un futuro ricco pargolo, e senza che esse stesse possano mai più avere problemi di pensione o temere tagli al Welfare. Il bambino d’oro è del tutto incolpevole e merita lo stesso trattamento dei figli legittimi. Le mogli tradite spesso abbozzano e si tengono corna, ludibrio e marito infido, pur di non lasciare altro spazio di conquista alla rapace saccheggiatrice di semi e patrimoni. Altre, tuttavia, ripudiano prontamente il marito infedele, pur cercando di blindare la fortuna familiare a favore dei propri figli. Questi uomini ignominiosamente cultori della scappatella, soprattutto se non protetta, è giusto che paghino, tanto e di più, la slealtà (verso la moglie) e la dabbenaggine (con l’amante). Certo, sono discriminati dai cassintegrati, che possono liberamente spargere il seme nei terreni di passaggio, anche fertili, senza che qualcuna pretenda che paghino il dazio. In ogni caso, ricchi o poveri, incappucciati o no, gli uomini, tutti, dovrebbero imparare ad apprezzare, e a diffondere, più i rigori morali e sentimentali, che non quelli del proprio corpo. Se non altro per evitare di distribuire a proprie spese carte di credito e per cercare di meritare, invece, la Fidaty Card prepagata da almeno una moglie al mondo: incredibilmente e singolarmente fortunata, perché senza corna.